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    Milan, Allegri non impara dagli errori

    Milan, Allegri non impara dagli errori

    Il primo tempo della partita di Lecce non ha lasciato il segno nel campionato del Milan, ma non l'ha fatto nemmeno nella testa di Allegri. Quel centrocampo molle, lento, prevedibile, senza qualità, idee e fantasia non è piaciuto a nessuno, ma potrebbe essere riproposto nel corso della stagione. Parola di Allegri, nella conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Parma: "Era un'ottima formazione, ero consapevole che Ambro arrivava da un periodo di inattività e che avrebbe giocato in un ruolo che non è propriamente il suo. Ma rifarei le stesse scelte".

    Nessuno stupore, dunque, se nel corso della stagione rivedremo un Milan tutto muscoli e niente fosforo. Il centrocampo di soli interditori garantisce equilibrio e protezione ma non dà la qualità di cui una grande squadra ha bisogno. Il secondo tempo di Lecce è stato strano, probabilmente unico negli ultimi 50 anni di storia rossonera, ma se è arrivata la rimonta è merito soprattutto della qualità e del dinamismo che hanno garantito Boateng e Aquilani. In questo Milan entrambi sono imprescindibili. Lo dice il campo, e lo dice anche la storia del Milan. Il giocatori tecnici possono giocare insieme, se Anceotti riusciva a trovare equilibrio anche con i centrocampisti dai piedi buoni, perchè non può farlo Allegri?

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