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Milan, via Allegri; Galliani e Berlusconi, uno solo tra Guardiola e Balotelli
Il Milan ha di fatto esonerato, anche se solo a parole per il momento, Massimiliano Allegri. Nonostante un contratto in scadenza solo al 30 giugno 2014, l'ex tecnico del Cagliari sembra avere sempre più i giorni contati. O perlomeno, al massimo può ambire al ruolo di traghettatore da qui alla fine della stagione, quando il Milan spera di accogliere a braccia aperte Pep Guardiola.
Le parole di ieri di Silvio Berlusconi ("proveremo a prendere Guardiola") sono sembrate poco opportune; e il tecnico livornese ha anche ragione ad infuriarsi, visto che solo mezz'ora prima l'ex Premier gli aveva fatto i complimenti per il passaggio del turno in Champions League.
Dunque, cosa pensare se non che quella di Allegri sia ormai una sagoma di cartone? "Non voglio e non posso decidere chi sarà l'allenatore del Milan - ha detto Allegri in conferenza stampa - non rispondo a domande sul prossimo allenatore perché non ho argomenti per farlo".
Ora parte la rincorsa a Guardiola, oggetto del desiderio del Manchester City. Ma una cosa è certa: da Manchester difficilmente il Milan riuscirà ad avere sia l'ex tecnico del Barcellona che SuperMario Balotelli, altro pallino del presidente Berlusconi. Possibile che dall'Inghilterra lascino alla nostra serie A due pedine così fondamentali? Nel calcio, si sa, può accadere di tutto. Ma anche facendo di conto in casa Milan sembra molto difficile che possano arrivare entrambi. Berlusconi e Galliani dovranno decidere (e alla svelta) su chi gettarsi.