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    Milan alla Doyen: i cinesi da Berlusconi

    Milan alla Doyen: i cinesi da Berlusconi

    Il Milan si affida alla Doyen Sports. Secondo Il Corriere dello Sport, il fondo diventerà un sorta di advisor per il mercato dei rossoneri, a prescindere dal nuovo assetto societario del club, anche se ha stretto una partnership con Bee Taechaubol. 

    I NOMI - A Milanello c'è già Cerci, in prestito ma di proprietà dell'Atletico Madrid, che lo ha prelevato la scorsa estate dal Torino proprio grazie al fondo di Nelio Lucas. Di altri nomi ne sono già usciti diversi in questi ultimi giorni. A cominciare da Emery, in pole per la panchina, fino ad arrivare a Falcao o Bacca per l'attacco passando da Kondogbia o Guilavogui a centrocampo, senza dimenticare Brahimi e Gabigol

    I CINESI AD ARCORE - Intanto Silvio Berlusconi potrebbe dire 'stop', almeno per il momento, alle consultazioni per la vendita del Milan. Il presidente sta per iniziare un lungo tour elettorale che gli assorbirà tempo e energie, ma già domani potrebbe incontrare la delegazione cinese legata a Mr. Lee. Oggi, invece, ci dovrebbe essere un incontro tecnico fra i rappresentanti di Fininvest e del gruppo cinese per preparare l'appuntamento di venerdì. 

    LO STADIO - La Gazzetta dello Sport scrive che il nuovo stadio di proprietà al Portello può diventare un'arma decisiva per attrarre i nuovi investitori cinesi. Il Milan ha bisogno di un nuovo socio che gli porti liquidità per far decollare il progetto: i due gruppi (il cinese in particolare, più tiepido Mr Bee) sono ingolositi dalle prospettive di business. A costruirlo sarebbe Wanda Group, dentro la cordata di Pechino.

    DOPPIA STRADA - Barbara Berlusconi ha un piano a due gambe: gli sponsor e l'emissione di bond di scopo. Dal primo canale si punta a raccogliere metà dell'investimento e in quest'area rientra anche il naming: un capitolato è stato abbozzato con Emirates, pronto a integrare il contratto di sponsorizzazione sportiva. Gli altri 150 milioni arriveranno da un bond finalizzato alla costruzione dello stadio, da restituire in 30 anni. Il Milan ne ragiona con una banca nordamericana, e nuove forze nel club creerebbero le condizioni ottimali blindando l’operazione. 

    FONDAZIONE FIERA - Indirettamente nella trattativa entra Fondazione Fiera Milano: le due cordate hanno chiesto certezze sul via libera per l'area al Portello, verdetto che arriverà entro un mese. Il Milan ha l'accordo con Fondazione (non vende i terreni, li affitta) per la concessione del diritto di superficie per 50 anni a 3 milioni annui più gli aggiornamenti Istat. Fondazione ha un’esposizione con le banche residua di 180 milioni, eredità dell’investimento per costruire la fiera a Rho. Il Milan è l’unico tra i 3 finalisti per riqualificare il Portello che può garantire un impegno sicuro su 50 anni, permettendo a Fiera di sistemare i bilanci. 

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