Milan ai cinesi, ci siamo: 'D'accordo su tutto, mancano solo le firme'
IL PIANO - Il progetto pluriennale presentato dai cinesi ha trovato il consenso di Berlusconi: le risorse, infatti, saranno distribuite tra mercato, stadio di proprietà, sviluppo della struttura commerciale in Asia e nel mondo e copertura delle perdite. Il business plan comprende 400 milioni per la costruzione di un nuovo impianto e 1 miliardo in totale di investimenti alla cifra che occorre per acquistare le quote del Milan (cioè 500 milioni).
MANCANO LE FIRME - Fininvest sta studiando le carte presentate dall’advisor Sal Galatioto, contenenti il piano finanziario della cordata cinese e, nonostante le parole di Berlusconi, la trattativa prosegue, così come i colloqui tra la holding della famiglia Berlusconi e la cordata cinese. L’affare - come riporta oggi il Corriere della Sera - si farà: i dirigenti Fininvest appaino fiduciosi, così come i manager cinesi. “Siamo d’accordo su tutto, in teoria mancano solo le firme” - fanno sapere alcuni diretti interessati all’operazione. Nei prossimi giorni verrà costituito il fondo, sottoscritto da sette-otto investitori con competenze nella gestione di società sportive internazionali (tra cui figura Evergrande group). Resta da valutare la durata del periodo in cui Berlusconi svolgerà il ruolo di presidente onorario: lui vuole rimanere per tre anni, i cinesi sono più propensi a fermarsi a due.