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Milan a Redbird, l'ordine del Tar alla Figc: 'Consegni a Blue Skye il dossier della vendita'
I PUNTI CHIAVE - La premessa delle memorie si apre con un duro attacco: "Una moltitudine ingiustificata di iniziative giudiziarie" dalla "natura temeraria e pretestuosa" è stata promossa da Blue Skye con una "spregiudicata finalità emulativa … macroscopicamente diretta ad ottenere vantaggi economici ulteriori e non dovuti". Gli avvocati di Cardinale, nell'atto depositato pochi giorni fa, si concentrano su due punti: la presunta lesione degli interessi di Blue Skye con la "cancellazione" del pegno e la risposta ai dubbi sulla modalità della cessione del Milan da Elliott a Redbird.
FIGC - Questi sono i documenti legali del procedimento al Tar del Lazio avviato da Blue Skye dopo il divieto della Figc all'accesso agli atti della compravendita del Milan. Cerchione e D'Avanzo hanno vinto il ricorso, tappa in un intricato groviglio giudiziario che comprende un procedimento civile a Milano, un paio in Lussemburgo, uno negli Stati Uniti, oltre a un fascicolo d'indagine - al momento senza indagati - aperto dalla Procura di Milano con le ipotesi di appropriazione indebita e ostacolo alla vigilanza.
BLUE SKYE - Blue Skye era socio di minoranza (4,3%) di Project Redblack, il veicolo a maggioranza Elliott (95,7%) che attraverso la società Rossoneri possedeva il Milan. La società di Cerchione e D'Avanzo si ritiene danneggiata dalla vendita a RedBird "avvenuta con modalità tali da pregiudicare il suo diritto di credito". Nei suoi ricorsi, la finanziaria ha più volte dubitato dell'effettivo distacco di Elliott dal controllo del Milan e per verificare la fondatezza di tali dubbi cerca di ottenere tutti gli atti della compravendita, compresi quelli depositati in Figc.
IL PEGNO - Come replicano i legali alla questione del presunto annullamento del pegno? Corriere.it evidenzia altri passaggi: "Contestualmente alla liberazione del pegno da parte di Redblack sulle azioni dell’ Ac Milan, Rossoneri ha disposto la continuazione del pegno a favore della Redblack sulla totalità dei proventi della vendita". Emergono anche i dettagli della compravendita: "Sono ora oggetto del pegno 1) Un importo in contanti di circa 600 milioni versato sul conto bancario della Rossoneri (pegno regolato dal diritto lussemburghese); 2) Notes (strumenti finanziari di debito, ndr) per l’importo nominale di circa 560 milioni emesse dall’acquirente in forza del vendor loan stipulato con la Rossoneri (pegno regolato dal diritto olandese)". Il vendor loan è il prestito erogato da Elliott a RedBird, a un tasso compreso tra il 5% e il 7%. Di questa architrave finanziaria che regge l'operazione, tuttavia, non sono mai stati resi noti termini e condizioni.
CIFRE - Nel dettaglio, viene reso noto il prezzo esatto della compravendita: è stato complessivamente di "1.123.036.449,06 euro, in una combinazione di contanti per 533.036.349,06 euro e loan notes emesse dall’acquirente". Cardinale quindi respine le lamentele di Blue Skye sostenendo che "nulla è cambiato perché nella sostanza il pegno si è trasferito dalle azioni Ac Milan ai proventi della vendita di tali azioni".
CAMBIO DI PROPRIETA' - Il secondo punto riguarda quello del cambio di proprietà, i legali di Cardinale sostengono: "Contrariamente a quanto asserito da Blue Skye, il gruppo Elliott non ha mantenuto in AC Milan alcuna partecipazione di minoranza". Con l'atto notarile "infatti, è stato confermato che il 31 agosto 2022 RedBird, tramite ACM Bidco, ha acquistato tutte le azioni che Rossoneri deteneva in AC Milan. A seguito di detta cessione, quindi è venuta meno qualsiasi partecipazione del Gruppo Elliott nell’AC Milan". Gli avvocati concludono che "davvero non si comprende quale asserito 'mistero' sarebbe collegato all’operazione in questione".