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Milan, a gennaio serve un attaccante
L'ATTACCO SEGNA POCO - Nel 4-3-3 di Montella chi gioca al centro dell'attacco partecipa attivamente alla costruzione del gioco ma allo stesso tempo deve essere un finalizzatore, deve essere in grado di buttarla dentro quando serve. Su questo aspetto non ci siamo proprio: nelle ultime tre partite tra campionato e Supercoppa Italiana, contro Roma, Atalanta e Juventus, il Milan ha segnato una sola volta, con un centrocampista, Bonaventura, e complessivamente, dall'attacco, non ha avuto il contributo che avrebbe dovuto avere. Il reparto offensivo del Milan, Suso escluso, ha prodotto solo 13 gol, 1 in meno di Icardi, che in campionato ha già raggiunto quota 14. Bacca, a segno 6 volte, ha lasciato per l'ultima volta la firma sul match il 2 ottobre contro il Sassuolo, Niang (3 gol) non segna dal 16 ottobre contro il Chievo, Lapadula (4 gol) è il più 'recente', con 2-1 al Crotone dello scorso 4 dicembre.
SOGNI IRREALIZZABILI - Un problema per il Milan che non a caso pensa a un nuovo attaccante. L'addio di Luiz Adriano potrebbe aprire le porte all'arrivo di una nuova punta. Il problema è rappresentato dai pochi soldi in cassa: Gabbiadini e Zaza, entrambi molto graditi a Montella, costano troppo, Galliani (con la supervisione dei cinesi) può lavorare solo a operazioni in prestito, con diritto di riscatto. A meno che non si decida di cedere uno tra Bacca e Niang.