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Milan, le occasioni low cost per gennaio
I principali quotidiani sportivi e non in edicola quest'oggi, tra cui anche il Corriere della Sera, si soffermano sulla telefonata di circa 20 minuti intercorsa ieri tra il patron del Milan Silvio Berlusconi e il broker thailandese Bee Taechaubol, l'uomo che sta trattando ormai dal maggio scorso l'acquisto del 48% delle quote del club. Una trattativa che è entrata nella fase decisiva ma che procede a rilento e che ieri ha subito un nuovo rinvio; i contatti tra le parti ripartiranno a gennaio, ma questo non significa che il closing si verificherà in questo mese. I tempi saranno più lunghi e questo aspetto finirà per condizionare in negativo anche le prospettive di mercato per la finestra di gennaio.
MERCATO SENZA SOLDI - Al di là del clima di sfiducia crescente della società nei confronti di Mihajlovic, dopo gli 86 milioni di euro spesi la scorsa estate, Berlusconi non sosterrà da solo un altro sforzo importante, ragion per cui nel mese prossimo saranno prioritarie le cessioni degli esuberi e gli eventuali saranno all'insegna della politica low cost. Niente Witsel dunque o altri calciatori di livello internazionali in grado di aumentare sensibilmente il tasso tecnico della rosa, più facile che si vada su profili in scadenza di contratto a giugno e dunque acquistabili da subito a prezzi di saldo. In difesa, dove Rodrigo Ely, Zapata e Mexes possono partire, le candidature più autorevoli sono quelle del centrale classe '91 dello Schalke 04 Joel Matip e dello juventino Martin Caceres.
TRA BEN ARFA E PEROTTI - A centrocampo è sotto costante osservazione Hatem Ben Arfa, che a Nizza è letteralmente rifiorito, e a Siviglia c'è quell'Ever Banega che piace anche a Juve ed Inter e che ancora non ha trovato l'intesa per rinnovare col club andaluso. Una società con cui il Milan è in ottimi rapporti, come confermano gli affari Bacca e Rami. Come lo sono col Genoa, pronto ad accogliere alcuni degli "indesiderati" in casa rossonera (Ely, Suso, Nocerino su tutti) e nel quale gioca un certo Diego Perotti, impiegabile sia da esterno di centrocampo che da fantasista.
MERCATO SENZA SOLDI - Al di là del clima di sfiducia crescente della società nei confronti di Mihajlovic, dopo gli 86 milioni di euro spesi la scorsa estate, Berlusconi non sosterrà da solo un altro sforzo importante, ragion per cui nel mese prossimo saranno prioritarie le cessioni degli esuberi e gli eventuali saranno all'insegna della politica low cost. Niente Witsel dunque o altri calciatori di livello internazionali in grado di aumentare sensibilmente il tasso tecnico della rosa, più facile che si vada su profili in scadenza di contratto a giugno e dunque acquistabili da subito a prezzi di saldo. In difesa, dove Rodrigo Ely, Zapata e Mexes possono partire, le candidature più autorevoli sono quelle del centrale classe '91 dello Schalke 04 Joel Matip e dello juventino Martin Caceres.
TRA BEN ARFA E PEROTTI - A centrocampo è sotto costante osservazione Hatem Ben Arfa, che a Nizza è letteralmente rifiorito, e a Siviglia c'è quell'Ever Banega che piace anche a Juve ed Inter e che ancora non ha trovato l'intesa per rinnovare col club andaluso. Una società con cui il Milan è in ottimi rapporti, come confermano gli affari Bacca e Rami. Come lo sono col Genoa, pronto ad accogliere alcuni degli "indesiderati" in casa rossonera (Ely, Suso, Nocerino su tutti) e nel quale gioca un certo Diego Perotti, impiegabile sia da esterno di centrocampo che da fantasista.