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Milan, 60 minuti di pura classe: aspettando Ibra, è già Giroud-mania. E che assist dai difensori!
GIROUDMANIA… - Ha incantato con le sue giocate, fra cui un tunnel ad Ayoub, e con i suoi gol Olivier Giroud: il primo difficilissimo e bellissimo, al volo col piatto sinistro su un lancio alla Bonucci di Tomori; il secondo facile facile, favorito da un gran cross di Calabria e da un posizionamento rivedibile della difesa avversaria; entrambi propiziati da movimenti alle spalle della linea difensiva da grande centravanti qual è. A negargli la tripletta, nel secondo tempo c’è stato un tocco del portiere greco, coadiuvato dal palo, che era stato elegantemente saltato da Giroud imboccato con un delizioso filtrante da Theo Hernandez. La prima buona notizia, quindi è che il Milan ha finalmente un vice-Ibra, o forse anche qualcosa di più: non una timida e impacciata ombra dello svedese, ma un’altra stella, capace di brillare di luce propria nelle grandi notti di Champions e anche di condividere il palco con l’altro protagonista, Ibra, e di farlo risaltare ancora di più, quando ci sarà. Nel frattempo, la ribalta è tutta sua, in attesa che Zlatan recuperi dall’infortunio. Sono solo amichevoli, certo, ma questo Giroud fa sognare.
… MA NON SOLO - La seconda ottima notizia è che Giroud non è solo, isolato lì davanti dal resto della squadra. Attorno ha un gruppo di ragazzi che corrono, si muovono, si scambiano di posizione, giocano a memoria e soprattutto lo servono come meglio non potrebbero. Dopo l’amichevole contro il Real aveva chiesto più precisione ai suoi compagni. Oggi la risposta della squadra è arrivata puntuale. Il lancio di Tomori sull’1-0, di sinistro (che non è neanche il suo piede) è telecomandato, visionario, improvviso. Il cross di Calabria ad aggirare la difesa del Panathinaikos e a ri-uscire fino ad incontrare la testa del francese è splendido. Poi c’è Theo, che parte come un treno e taglia tutto il campo, fino a ritrovarsi nella posizione di trequartista. Lì, sarà la posizione, saranno i piedi, sarà che a giocare con gente come Modric Kroos e Marcelo qualcosa avrà imparato, fatto sta che disegna un filtrante che ha visto solo lui, geniale e preciso, sempre per il suo connazionale, che salta il portiere ma viene fregato dal palo.
Aspettando Ibra, è già Giroudmania, ma i due centravanti sono tutt’altro che soli. D’altronde, il secondo posto dello scorso anno è tutt’altro che casuale. Fra 9 giorni inizia una nuova stagione, aspettando quelle notti che i tifosi del Milan sognano di rivivere ormai da una vita. Quello sarà il palcoscenico del Milan, quello che è sempre stato: le fredde notti europee davanti ai caldissimi 80 mila di San Siro. Ibra e Giroud sono pronti ad accenderle.