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    Milan, 60 minuti di pura classe: aspettando Ibra, è già Giroud-mania. E che assist dai difensori!

    Milan, 60 minuti di pura classe: aspettando Ibra, è già Giroud-mania. E che assist dai difensori!

    • Andrea Barbuti
    A leggere il risultato finale, 2-1 contro una squadra mediocre come il Panathinaikos, non di primo ordine nemmeno in un campionato in difficoltà come quello greco, il tifoso milanista che non ha visto la partita, impegnato magari in attività più divertenti in questo sabato di Ferragosto, storcerà il naso. Chi invece non ha potuto fare a meno di sedersi sul divano a godersi l’ultimo assaggio di calcio d’estate, gli occhi li ha ancora sgranati dopo aver visto la prima ora di gioco di Olivier Giroud, il grande colpo del mercato rossonero (sostituito al 61' da Maldini). Che era forte lo si sapeva, ma qualche dubbio sulla sua età, sulla sua condizione fisica e sui tempi di adattamento al calcio rapido di Pioli, era sorto. Poi c’era anche quella maledizione della numero 9 a cui tutti hanno pensato almeno per un istante. Invece Giroud ha già dimostrato di essere pronto a sostituire Ibra quando ce ne sarà bisogno, con la sua classe, i suoi colpi e i suoi gol, a partire da queste prime due partite di campionato, quando lo svedese non sarà ancora disponibile.

    GIROUDMANIA… - Ha incantato con le sue giocate, fra cui un tunnel ad Ayoub, e con i suoi gol Olivier Giroud: il primo difficilissimo e bellissimo, al volo col piatto sinistro su un lancio alla Bonucci di Tomori; il secondo facile facile, favorito da un gran cross di Calabria e da un posizionamento rivedibile della difesa avversaria; entrambi propiziati da movimenti alle spalle della linea difensiva da grande centravanti qual è. A negargli la tripletta, nel secondo tempo c’è stato un tocco del portiere greco, coadiuvato dal palo, che era stato elegantemente saltato da Giroud imboccato con un delizioso filtrante da Theo Hernandez. La prima buona notizia, quindi è che il Milan ha finalmente un vice-Ibra, o forse anche qualcosa di più: non una timida e impacciata ombra dello svedese, ma un’altra stella, capace di brillare di luce propria nelle grandi notti di Champions e anche di condividere il palco con l’altro protagonista, Ibra, e di farlo risaltare ancora di più, quando ci sarà. Nel frattempo, la ribalta è tutta sua, in attesa che Zlatan recuperi dall’infortunio. Sono solo amichevoli, certo, ma questo Giroud fa sognare.

    … MA NON SOLO - La seconda ottima notizia è che Giroud non è solo, isolato lì davanti dal resto della squadra. Attorno ha un gruppo di ragazzi che corrono, si muovono, si scambiano di posizione, giocano a memoria e soprattutto lo servono come meglio non potrebbero. Dopo l’amichevole contro il Real aveva chiesto più precisione ai suoi compagni. Oggi la risposta della squadra è arrivata puntuale. Il lancio di Tomori sull’1-0, di sinistro (che non è neanche il suo piede) è telecomandato, visionario, improvviso. Il cross di Calabria ad aggirare la difesa del Panathinaikos e a ri-uscire fino ad incontrare la testa del francese è splendido. Poi c’è Theo, che parte come un treno e taglia tutto il campo, fino a ritrovarsi nella posizione di trequartista. Lì, sarà la posizione, saranno i piedi, sarà che a giocare con gente come Modric Kroos e Marcelo qualcosa avrà imparato, fatto sta che disegna un filtrante che ha visto solo lui, geniale e preciso, sempre per il suo connazionale, che salta il portiere ma viene fregato dal palo.

    Aspettando Ibra, è già Giroudmania, ma i due centravanti sono tutt’altro che soli. D’altronde, il secondo posto dello scorso anno è tutt’altro che casuale. Fra 9 giorni inizia una nuova stagione, aspettando  quelle notti che i tifosi del Milan sognano di rivivere ormai da una vita. Quello sarà il palcoscenico del Milan, quello che è sempre stato: le fredde notti europee davanti ai caldissimi 80 mila di San Siro. Ibra e Giroud sono pronti ad accenderle.
     

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