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    Milan, 3 anni di Suso. Gattuso il 'nuovo' Gasperini: 'Me lo tengo stretto'

    Milan, 3 anni di Suso. Gattuso il 'nuovo' Gasperini: 'Me lo tengo stretto'

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    Tutti ricordano il suo arrivo, in un aeroporto deserto, in una giornata fredda, freddissima. Nessun tifoso, pochissimi giornalisti, una sciarpa con scritto "we are ac milan" con cui posare ai fotografi presenti. Quel giorno, a Malpensa, era arrivato nel completo anonimato. In pochi, però, ricordano che la presentazione ufficiale di Suso avvenne esattamente 3 anni fa, il 5 febbraio del 2015. Adriano Galliani presenta i nuovi "gioielli" rossoneri, pronti a dare una mano all'incerottato e zoppicante Milan di Inzaghi: Destro che eredita la 9 da Fernando Torres, Luca Antonelli, Gabriel Paletta, Salvatore Bocchetti e lui, la sorpresa spagnola. Queste le sue parole: "Mi devo adattare a un nuovo calcio. In Italia è più tattico e anche un po' più tecnico"

    IL NUOVO GASPERINI - Difficoltà, tante. Quelle iniziali che fai fatica a levarti con una semplice scrollata di spalle, quelle che rischiano di impolverare un talento cristallino. 5 presenze in A, un solo gol. Poi va via Superpippo e arriva Sinisa Mihajlovic, ma la musica non cambia, anzi. Una presenza, alla seconda di campionato, in Serie A, da trequartista, poi solo panchina e tribuna. E qui, arriva Gasperini. O meglio, Suso va da Gasperini. E rinasce con la maglia del Genoa: 19 presenze, 6 gol, un assist e la continuità che va a pari passo del talento. Poi, il resto, è storia nota, prima Montella e poi Gattuso. Che, parola sua, "ricorda Gasperini"

    "ME LO TENGO STRETTO" - Suso pazzo di Gattuso, Gattuso pazzo di Suso: "Uno così me lo tengo stretto" ha dichiarato a Milan Tv il tecnico rossonero, che se lo coccola e immagina un futuro, tecnico, insieme. Ieri ha respinto le critiche per l'astinenza da gol con un mancino scaraventato di forza sotto il sette: un bacio alla traversa, uno schianto per terra e la carezza della rete. Un gol che va al di là del gol, una rete che vale una pacca di fiducia sulle spalle, più forte di quelle di Rino, più forte di quelle celebri dello chef Cannavacciuolo. Destro vivacchia a Bologna, Paletta è alla ricerca di una squadra, Bocchetti è ancora in Russia, Antonelli si accomoda spesso in panchina. Suso è al centro del progetto. Anzi, spostato un po' più a destra, preferisce così. Com'è lontano il 2015...

    @AngeTaglieri88

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