Milan: Pato come Kakà, via a giugno
Aveva ragione Allegri, questa è la stagione di Alexandre Pato. Peccato che il Papero abbia fatto parlare di sé non per la maturazione da "grande giocatore" a "campione" che il Milan si aspettava, ma per l'ennesimo infortunio e per la sua relazione amorosa con Barbara Berlusconi. Il suo bilancio dopo sei mesi è estremamente negativo: solo tre gol tra campionato e Champions e poca intesa con i compagni d'attacco, da Ibra a Robinho. Galliani poche settimane di fa gli aveva rinnovato la fidiucia, escludendo la sua cessione in caso di arrivo di Tevez, ma la realtà è ben diversa.
Pato andrà via perchè al Milan non si sente più a casa. L'attacco mediatico ad Allegri è la punta di un iceberg che nasconde malessere e frustrazione. Il brasiliano non si sente amato dall'allenatore e dai compagni, con il quale fa fatica a dialogare in campo, per questo ha chiesto di cambiare aria. Galliani è pronto a cederlo per una ricca offerta e l'entrata in gioco del Paris Saint-Germain potrebbe agevolare il tutto.
Un addio che difficilemente prenderà corpo a gennaio, più facile a giugno. Tevez se arriverà non potrà essere impiegato in Champions League, ecco perchè il Milan non può permettersi di perdere un giocatore così importante per l'Europa, senza poterlo sostituire nel modo giusto. Pato andrà via in estate, come Kakà. Ma questa volta non ci saranno "teatrini" con una maglietta sventolata dalla finestra, la volontà è tutta del giocatore.