Niang al Torino accende il sogno europeo: con Mihajlovic per esplodere
L'IMPORTANZA DI AVERE MIHAJLOVIC - Nell'arrivo di Niang sotto la Mole un ruolo fondamentale lo ha avuto proprio l'allenatore serbo. Il tecnico è stato protagonista assoluto della trattativa: ha più volte contattato direttamente il giocatore, lo ha fatto sentire coccolato e desiderato, lo ha convinto a sposare un progetto, quello granata, che potrebbe farlo definitivamente consacrare, convicendolo anche a rifiutare l'offerta ben più remunerativa dello Spartak Mosca. L'importanza avuta da Mihajlovic nella trattativa la si evince anche dalle parole pronunciate da Niang dopo la firma sul nuovo contratto: “Ho voluto fortemente venire qui perché sento la fiducia di tutti, e questo è molto importante. Poi non è un segreto, con Mihajlovic c’è un rapporto eccezionale”. Ora il francese dovrà dimostrare in campo che tanta fiduca è stata ben riposta, facendosi apprezzare non solo dall'allenatore ma anche dai tifosi. Questa mattina, intanto, ha potuto già entrare in contatto con il popolo granata: in 500 lo hanno accolto e osannato durante l'allenamento al Filadelfia, il suo primo da giocatore del Torino.
SUBITO TITOLARE - Da Niang i tifosi si aspettano molto, sperano di vedere quel giocatore che al Genoa e a tratti anche nel Milan, era riuscito a impressionare per le grandi qualità tecniche. Si aspetta molto anche Mihajlovic che gli consegnerà immediatamente una maglia da titolare: nel 4-2-3-1 del tecnico serbo, il francese agirà come ala sinistra (nella posizione che in queste prime uscite è stata occupata da Berenguer), formando con Ljajic e Falque un terzetto di grande qualità alle spalle di Belotti. L'allenatore è però pronto anche a spostarlo come punta centrale nel caso il Gallo fosse costretto a saltare qualche partita per infortuni o squalifiche. Con l'arrivo di Niang nella Torino granata si è già iniziata a sognare l'Europa, ora sarà il campo a dire quale tipo di risveglio avranno i tifosi a fine campionato.