Mihajlovic alla Samp: manca solo l'ok della Serbia
Ci siamo, domani la Sampdoria deciderà chi sarà il suo nuovo allenatore dopo la fine del ciclo Delio Rossi. Il nome giusto è quello di Sinisa Mihajlovic. Il problema al momento sono i tempi, il tecnico ha il contratto in scadenza a dicembre con la Nazionale serba, la sua avventura è già terminata ma liberarsi dall’accordo ora non è facile. Nelle prossime due settimane Ivanovic e compagni dovranno affrontare due amichevoli, la prima venerdì, e i blucerchiati non possono aspettare perché puntano sulla sosta per far conoscere al meglio allenatore e gruppo. Per questo Mihajlovic avrebbe chiesto per oggi un colloquio con i massimi dirigenti della Federcalcio serba per riuscire a liberarsi subito, al massimo venerdì sera dopo la sfida alla Russia di Capello. Se ci riuscirà, sarà lui la guida tecnica della Sampdoria che deve rialzarsi dopo essere finita ancora una volta in zona retrocessione.
Lo stesso Mihajlovic ha commentato da Belgrado: "Può succedere che rimanga altri dieci anni o che vada via domani. Tocca alla Federazione fare la prima mossa, se non chiama entro fine mese vediamo cosa succede. Io oggi sono il ct della Serbia e non voglio parlare di Lazio e Sampdoria, visto che entrambe hanno già un allenatore".
E se la Federazione serba non dovesse accettare? I tempi si allungherebbero e Garrone dovrà per forza di cose cambiare strategia. Le quotazioni di Zeman sono in forte calo, il boemo sviluppa le sue idee di gioco soprattutto in sede di preparazione e non è avvezzo all’arrivo in corsa. Ieri in tribuna al Franchi, come domenica scorsa al ferraris, c’era Franco Colomba. Potrebbe essere lui la carta di riserva di Sagramola e Osti se i tempi per Mihajlovic si allungassero. Fuori dalla corsa o comunque in ritardo sembra essere Eugenio Corini. Scartati i candidati meno forti: Devis Mangia e Fulvio Pea.