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    Mihajlovic è pronto per l'Inter

    Mihajlovic è pronto per l'Inter

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    I lettori di Calciomercato.com lo hanno eletto come il tecnico ideale per rilevare Walter Mazzarri sulla panchina dell'Inter al termine della stagione, addirittura con il 70% delle presenze. A supportare questo dato statistico la realtà che accompagna Sinisa Mihajlovic, i numeri prodotti sul campo da una squadra che ha perso solo una delle 10 partite sin qui disputate dalla Sampdoria, tornata come per magia a medie punti che non si toccavano dal lontano 1991, anno dell'unico scudetto della formazione genovese. Il 3-1 sulla Fiorentina, a pochi giorni dalla brutta prestazione e dal ko di San Siro contro l'Inter, con Gabbiadini e Eder esclusi a sorpresa dalla formazione iniziale è l'ennesimo capolavoro dell'allenatore serbo.

    DUTTILITA' TATTICA - Uno che fino allo scorso anno passava per essere solo un grandissimo motivatore, in grado di trasmettere ai suoi ragazzi quella carica che lo contraddistingueva anche da calciatore anche attraverso le citazioni di personaggi del passato (Churchill, Che Guevera, solo per citane alcuni) e passato anche attraverso atroci delusioni come l'esperienza in riva all'Arno. In un anno, passato attraverso la complicata stagione passata da "traghettatore" verso una serena salvezza dopo l'esonero di Delio Rossi, Mihajlovic ha dimostrato una crescita importante sotto il profilo tattico, dimostrando di non essere uno di quei tecnici legati esclusivamente a un modulo di gioco. Il 4-3-3 di inizio stagione, cucito su misura su calciatori di qualità ma sempre pronti a sacrificarsi per il bene comune come Gabbiadini, Okaka e Eder, ha lasciato spazio oggi a un 3-5-2 più difensivo solo nelle intenzioni, ottimo per togliere respiro a una squadra abile nel palleggio come la Fiorentina ma sempre pronto a ribaltare l'azione con la corsa sugli esterni di De Silvestri e Mesbah e le incursioni di Soriano favorite dai tagli di Okaka e Bergessio.

    BRAVO CON I GIOVANI - Capacità di modellare la squadra a seconda delle esigenze, grande gestione del gruppo e la bravura nell'esaltare il talento dei singoli. Con Mihajlovic, due giocatori di prospettiva ma che sin qui avevano difettato di continuità come Okaka e Gabbiadini si stanno imponendo all'attenzione generale, anche a quella del ct della Nazionale Antonio Conte. Lo stesso che ha segnato sul suo taccuino il nome di Roberto Soriano, uno che insieme a Rizzo e Romagnoli rappresenta il volto della Sampdoria del domani, capace di conciliare l'esperienza dei "vecchietti" alla freschezza dei migliori prodotti dei settori giovanili italiani. Caratteristiche apprezzate da Massimo Ferrero, patron di una Sampdoria che lotta per l'Europa, e anche da Erick Thohir, che nell'Europa che conta (quella della Champions) vorrebbe tornarci dalla porta principale. Se così non fosse, in casa Inter si rischia l'ennesimo ribaltone, con Mazzarri ai saluti a fine stagione nonostante un contratto in scadenza nel 2016 e con Mihajlovic, uno a cui i nerazzurri sono entrati nel cuore da giocatore, pronto a un grande salto che ha dimostrato di meritarsi.

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