Fiorentina, Mihajlovic:| L'unico indispensabile?
Alleluia... è finito il campionato. Lo ha vinto il Milan (con merito), a suo modo lo ha vinto l'Udinese (un modello per tutti, Fiorentina in primis), a loro modo lo hanno stravinto Lecce e Cesena (dimostrazione che si può giocare bene e fare punti anche con dei Carneadi). Lo hanno perso (fallito?) Fiorentina, Juventus e Roma. 'Mal comune mezzo gaudio?'... No, ci spiace, è un giochino al quale non partecipiamo. La stagione viola ha prodotto solo male e nessun gaudio, nemmeno mezzo. Tanti i temi sul piatto: dai bilanci numerici (Fiorentina nona a -15 dalla Champions League), alle delusioni Gilardino e D'Agostino (con motivazioni e responsabilità differenti), agli addii ingloriosi di Mutu e Montolivo, alla sorpresa (dobbiamo dirlo) Alessio Cerci. Per lui 7 gol complessivi ed un finale promettente e propedeutico. Tutto questo, però, riguarda il passato, si proietta in un calciomercato lungo e pericoloso, e (come disse Andrea della Valle) ci fa tornare in mente il... 'siamo tutti sotto esame'. Tutti meno uno: Sinisa Mihajlovic. Alla fine dei salmi, il tecnico serbo è l'unico sicuro di restare.
Lo ostenta con sicumera ('con la mia proprietà abbiamo le idee chiare, abbiamo già deciso tutto'), progetta il futuro ('ripartiremo da Jovetic, Neto sarà il portiere del prossimo anno'), non si cura delle contestazione e di un movimento popolare contrario che monta ogni giorno di più. Perchè quello che stride è proprio questo: l'unico sul quale esiste una percentuale quasi bulgara di dissenso è anche l'unico per il quale gli esami sono finiti (parafrasando Eduardo). Anzi... non sono mai cominciati. E allora, cosa c'è dietro una scelta così apparentemente suicida? Motivi economici (Sinisa ha ancora un anno di contratto), di rapporti (Sinisa è una scelta di Corvino), di spogliatoio (la colonia serba è assai folta e promette di ingrossarsi, vedi Nastasic...)? Non è rischioso presentarsi con una simile bomba ad orologeria, pronta ad esplodere al primo risultato negativo? E poi, l'anno prossimo chi farà l'abbonamento con un allenatore indesiderato ed una squadra decapitata? Domande legittime, dubbi quasi banali, ma evidentemente insufficienti a far cambiare idea. Attenzione, lungi da noi andare contro una scelta (ci auguriamo ponderata) della società e siamo pronti a difenderla fino in fondo, per il bene della Fiorentina e dei propri tifosi. Ma questo Mihajlovic confermato già a Pasqua, indispensabile alla causa viola ci incuriosisce e, perdonateci, non ci convince. Eppure il tempo per cambiare (quanto meno per rivalutare) non mancherebbe.(Quotidiano Viola)