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Mihajlovic, emozionante ricordo all'Olimpico. Nella serie in lacrime: 'Non so come ho fatto a non impazzire'
Mihajlovic è stato ricordato anche allo stadio Olimpico di Roma, dove erano presenti pure gli ex compagni di squadra Dario Marcolin, Nando Orsi, Angelo Peruzzi e Alessio Scarchilli oltre alla moglie Arianna, che ha commentato: "E' una giornata stupenda, fatta di tanta emozione da parte mia e dei miei figli. E' un onore l'affetto che state dimostrando. Sono stati giorni difficili, ma seguiamo il suo messaggio, portandolo nel cuore".
Due maglie di Sinisa, una della Roma e una della Lazio, sono state inserite tra quelle di altre leggende dello sport all'interno del tour dell'Olimpico.
Intanto su Dazn è uscito il documentario "We are one - La serie". Che racconta in due ore e mezza (5 episodi da mezzora l'uno) la stagione 2021/2022 dentro e fuori dal campo, negli spogliatoi e sul pullman tra allenamenti e partite. Ecco alcune frasi pronunciate da Mihajlovic.
La prima riunione tecnica a Casteldebole dopo la sconfitta con la Ternana in Coppa Italia: "Adesso mi siedo qui e non usciamo finché non mi dite cosa non va. Non ho fretta".
"Bisogna sputare sangue, non c'è un cazzo da fare. Senza rabbia faremo un campionato del cazzo!".
"Abbiamo Orsato, lui mi piace, è un arbitro che fa giocare, quindi non voglio vedere gente che si butta per terra, ma che combatte".
Con l'Atalanta: "Non esiste che Ilicic si giri in mezzo a tre: dovete tirargli una stecca!".
Ko a Empoli: "È una vergogna! Vergogna! Vergogna! Non c'è stata partita!".
Dopo la vittoria contro l'Inter che di fatto consegna lo scudetto al Milan, sempre via video negli spogliatoi dello stadio Dall'Ara: "Siete stati eroici. Dall'altra parte c'erano giocatori forse più bravi di voi, ma voi siete stati uomini più bravi di loro. E questo è quello che conta nella vita".
L'ultimo discorso: "Ci sono stati momenti in cui non so come ho fatto a non impazzire", dice piangendo alla squadra riunita, in collegamento video dalla sua stanza all'ospedale Sant'Orsola, poco prima di essere dimesso nella scorsa primavera. "Non rispondevo neanche ai miei figli perché non volevo che mi vedessero così stanco e debole. I figli... E sapete cosa facevo in quei momenti? Riguardavo le vostre partite ed ero orgoglioso di voi".
Mihajlovic si è spento lo scorso 16 dicembre dopo una lunga malattia: la leucemia. Da calciatore in Italia ha vestito le maglie di Roma, Sampdoria, Lazio e Inter. Per poi allenare pure Catania, Fiorentina, Sampdoria e Torino in Serie A.
NELLA GALLERY I MESSAGGI DELLE SUE EX SQUADRE
Sinisa, per sempre
— Bologna Fc 1909 (@Bolognafc1909) February 20, 2023
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