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    VIDEO Mihajlovic: 'Attaccanti onorino la maglia. Abbiati ha ragione. Io alla Lazio? Voci'

    VIDEO Mihajlovic: 'Attaccanti onorino la maglia. Abbiati ha ragione. Io alla Lazio? Voci'

    Sinisa Mihajlovic, tecnico del Milan, ha parlato a Milan Channel e in seguito in conferenza stampa alla vigilia della gara di domani sera contro la Lazio. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore serbo:

    SULLA PARTITA D'ANDATA - "Spero che i ragazzi ripetano la partita dell'andata. Domani voglio una grande prestazione con il giusto atteggiamento. I ragazzi non mi possono assicurare una vittoria però possono assicurarmi una gara senza sbavature dall'inizio alla fine".

    SULLA LAZIO - "Anche se sono usciti dall'Europa, verranno qui per vincere. Negli ultimi anni è una squadra che ha fatto bene, hanno giocatori di qualità, ma credo che più che dalla Lazio dipenderà da noi. Dobbiamo pensare solo a noi e a fare quello che abbiamo preparato. Dobbiamo pensare solo a noi stessi, non ci deve interessare se loro sono usciti dall'Europa League".

    SULLE VOCI SULLA LAZIO - "Sono voci di voi giornalisti. Io sono felice qui, non penso al futuro. Le voci non mi disturbano, io dò sempre il massimo dove lavoro".

    SULLO SPIRITO DI SQUADRA - "Deve essere diverso da quello dell'ultimo periodo. E' stata una stagione complicata, ma non è ancora finita. Ci sono ancora 10 partite, il nostro obiettivo è migliorare la nostra classifica. Le altre squadre sono partite più avanti di noi, non è una scusa. Dobbiamo avere un altro atteggiamento se vogliamo superare qualcuno in classifica. Domani non voglio che i giocatori che mi assicrino una vittoria, ma da loro voglio una partita con l'atteggiamento giusto".

    SUL MOMENTO DELLA SQUADRA - "Io posso capire la partita contro il Sassuolo, dove abbiamo creato molto all'inizio, ma dopo il gol loro abbiamo perso le distanze. Una partita storta può capitare dopo un periodo con tanti risultati utili, mentre dopo il primo tempo contro il Chievo ero molto arrabbiato. Abbiamo tavuto tante assenze come Kucka e Montolivo, ma non possimao regalare un tempo al Sassuolo e uno al Chievo".

    SU LUIZ ADRIANO - "E' quello che ha più spirito di sacrificio tra quelli che ho a disposizione. Per segnare, dobbiamo attaccare in 10, l'ho detto anche a loro. Nelle ultime partite i miei attaccanti non hanno fatto nemmeno un tiro in porta. Nelle prossime 10 partite i nostri attaccanti, che sono giocatori importanti, devono onorare la maglia, il loro nome e la loro storia, ma sono sicuro che lo faranno già a partire da domani. Luiz sono 10 giorni che lavora con noi, si allenato bene così come gli altri attaccanti. Non è al 100%, ma credo sia anche una questione di testa".

    SULL'ATTEGGIAMENTO - "Noi in questo campionato abbiamo regalato troppi tempi. Stiamo lavorando per correggere questi difetti, abbiamo sbagliato delle valutazioni e quindi dovremo intervenire in vista del prossimo anno. I ragazzi devono dimostrare di non sbagliare più atteggiamento ma avere sempre quello che abbiamo avuto per esempio con l'Inter. Questa cosa non mi va giù, sono molto arrabbiato perchè non doveva succedere e invece è successo".

    SULLE PAROLE DI ABBIATI E ABATE - "Hanno fatto benissimo, loro sono qui da più tempo e quindi sanno come funzionano le cose. Mi ha fatto piacere sentire certe cose, a volte va bene dire certe cose anche fuori dallo spogliatoio".

    SULL'ATTACCO - "La nostra rosa ha giocatori di qualità, purtroppo a causa degli infortuni non abbiamo avuto a disposizione diversi attaccanti. Nell'ultimo periodo il nostro problema è l'attacco, sono gli attaccanti che devo segnare ed essere il nostro valoro aggiunto. Non è possibile che i miei attaccanti non hanno fatto nemneno un tiro in porta nelle ultime due partite. Nelle prossime partite mi aspetto tanto da loro".

    SULLA CLASSIFICA DEL MILAN - "Il sesto posto non ci soddisfa, ma non è una stagione da buttare e abbiamo ancora tempo per renderla più positiva. Abbiamo ancora la possibilità di superare qualche squadra in classifica. Le altre squadre sono partite più avanti di noi, non è una scusa o un alibi. Se giochiamo con il giusto atteggiamento possiamo recuperare qualche posizione. Abbiamo 6 punti da Fiorentina e Inter e mancano ancora 9 giornate, io ho vinto e perso uno scudetto anche se c'erano 10 punti di differenza".

    SULLA POSSIBILITA' DI PRENDERE UN MOTIVATORE - "Non so se serve un motivatore o un esorcista, è quello che mi chiedo da 7 mesi. Devo ancora capire cosa è meglio per questa squadra".

    SUL PORTIERE - "Se Gigio sta bene, gioca lui in porta. Il secondo è Abbiati".

    SU BALOTELLI - "Lui e gli altri hanno 10 partite per onorare la maglia e il loro nome. Dipende tutto da loro. A me non interessa quanto giocano, ma quando scendono in campo devono fare la differenza. Io non cerco colpevoli, ho detto anche a loro queste cose, da loro mi aspetto le giocate, devono dare di più per farci fare il salto di qualità".

    SU HONDA - "Si allena sempre bene, lui non sbaglia mai atteggiamento".

    SULLA CRISI DEL CALCIO ITALIANO - "Difficile dire il perchè, ogni paese ha la sua cultura ma alla fine credo che tutti allenino allo stesso modo. La Juve a Monaco ha fatto la partita che doveva fare, in 90' ha meritato il passaggio del turno. Non le si può dire nulla, ha fatto una grande partita contro una grande squadra. Mi dispiace per loro, in Europa tifo sempre le italiane. Il nostro campionato non sarà il più bello del mondo, ma è certamente il più difficile. Ieri, parlando con Bacca, lui mi ha detto che quando gli arriva la palla lui pensa subito a scartare l'avversario perchè in Spagna gli lasciavano più spazio".
     

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