MI RITORNI IN MENTE: 13 agosto 2010, Balotelli è del City
Il 13 agosto 2010 Mario Balotelli lascia l'Inter per il Manchester City. Un giorno dopo il suo compleanno. E' Roberto Mancini a volerlo. All'Inter vanno 28 milioni di euro. "Mi dispiace lasciare l'Inter e l'Italia, perché avrei preferito continuare la mia crescita professionale nel mio paese -scrive dopo il suo addio - . Vado dove spero di trovare lo spazio per giocare, perché per me è molto importante: ho bisogno di giocare, di sbagliare, di imparare e di giocare ancora. E di un ambiente più sereno intorno a me. Lascio alle spalle un anno difficile: ho riconosciuto i miei sbagli, ma credo di essermi trovato spesso al centro di pressioni e critiche che in alcuni casi mi hanno esasperato".
L'Italia perde un grande talento ma nella mente restano più le sue bravate che i virtuosismi in campo. Un anno difficile l'ultimo trascorso in nerazzurro culminato con quella maglia gettata a terra con disprezzo in una delle notti più belle dell'Inter, quella della vittoria contro il Barcellona. Un mese prima Super Mario era stato ripreso da Striscia la Notizia con indosso la maglia del Milan. Quanto basta per rovinare definitivamente un rapporto ormai deteriorato.
L'avventura inglese inizia con un intervento al ginocchio che lo tiene lontano dal campo per un po'. Il 7 novembre debutta in Premier con una doppietta contro il West Ham. Nella stessa partita si fa espellere dopo aver rifilato un calcione gratuito a Mulumbu. In breve tempo per gli inglesi Super Mario diventa 'Mad Mario'. I tabloid britannici si divertono ad elencare tutti i suoi colpi di testa.
Ora però anche gli inglesi si stanno stufando. Qualche settimana fa un nuovo scontro con Mancini: in un'amichevole disputata contro i Los Angeles Galaxi, l'ex Inter solo davanti al portiere cerca il gol di tacco sbagliando clamorosamente. Mancini lo punisce con la sostituzione e Mario per tutta risposta si dirige verso gli spogliatoi sbraitando. Nervi tesi anche durante il Community Shield con Balotelli nuovamente sostituito dopo gli scontri in campo con Vidic e Kolarov. Ora si parla di Napoli, Roma e Milan. Ci sarà mai un allenatore in grado di domarlo?