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Il Sassuolo vede l'Europa, Ventura vede la B: il Chievo con lui non gioca a calcio
SENZA GIOCO - Per quasi un tempo intero, è stato podismo, non calcio. Tanta corsa, diversi scontri, molta elettricità, manovra (diciamo tentativo di manovra) a buona velocità ma fino alla mezz’ora zero tiri di qua e zero tiri di là. Poiché nel calcio è obbligatorio o quanto meno consigliabile calciare verso la porta avversaria, quello non era calcio.
LA PERLA DI DI FRANCESCO - E’ stato il Sassuolo a sollevare un pochino il livello della partita dopo il 30' con un paio di conclusioni, nemmeno troppo pericolose (una molto sbagliata da Berardi), fino al gol di Di Francesco, unico gesto tecnico di rilievo dei primi inguardabili 45 minuti. L’azione è partita da Boateng, rifinita da Berardi e conclusa da Di Francesco junior con un bel balletto in mezzo all'area del Chievo. Va detto che Di Francesco quel balletto l'ha fatto da solo, davanti aveva un paio di statue: tiro sul palo lontano e Sassuolo in vantaggio.
ZERO TIRI DEL CHIEVO - Con sei infortunati, Ventura aveva provato a cambiare la squadra schierando a sinistra un semi-asse dinamico formato da Kiyine e Obi. Tanta corsa ma anche molti falli: al 35' del primo tempo erano già ammoniti tutt'e due. Giaccherini e Birsa, invece, giocando alle spalle di Stepinski dovevano portare tecnica e fantasia, ma le dosi erano così ridotte che il Chievo, a differenza del Sassuolo, è arrivato all'intervallo con un record terribile: nessun tiro verso la porta di Consigli. Non che il Sassuolo abbia incantato, tutt'altro. Rispetto all'inizio del campionato la squadra di De Zerbi ha un po' perso l'armonia del suo gioco che neppure la presenza contemporanea di due registi come Magnanelli e Sensi ha fatto rinascere. Spento il Chievo, bruttino il Sassuolo.
I CAMBI DI VENTURA - I veronesi non potevano aspettare ancora, se ne stava andando non la partita ma tutto il campionato. Così, appena è iniziata la ripresa, hanno aumentato la velocità, la pressione e l’aggressività. Finalmente il Chievo ha tirato verso la porta di Consigli (Stepinski rimpallato da Ferrari). Era il 7' del secondo tempo. Un minuto dopo Ventura ha messo un’altra punta, Meggiorini, al posto di Kiyine. Ora il Chievo giocava con due attaccanti puri e due trequartisti. De Zerbi ha risposto con un cambio di... protezione, ha tolto Duncan (che al rientro si era visto poco) e messo Magnani in difesa per schierare la difesa a tre.
DEBUTTO E ROSSO - Se Meggiorini non ha portato proprio niente, è ancora più difficile capire l'altro cambio di Ventura: in una partita così decisiva
ha messo un debuttante, il ventunenne serbo Tanasijevic, che ha preso due
gialli in due minuti ed è stato espulso. La pressione finale del Chievo ha portato a una palla-gol di Stepinski che Magnani ha respinto in tuffo. Le uniche tre conclusioni dei veronesi sono state tutte ribattute. In contropiede il Sassuolo ha avuto altre buone possibilità di segnare. Sull'ultima, in pieno recupero, Berardi ha centrato da tre-quattro metri la mascella di Sorrentino che è rimasto in terra mezzo stordito tantoché, quando Giaccherini di petto gli ha passato la palla indietro, non ce l'ha fatta a rialzarsi. E' stato uno degli autogol più beffardi di sempre.
IL TABELLINO
Chievo Verona-Sassuolo 0-2 (primo tempo 0-1)
Marcatori: 42' p.t. Di Francesco; 48' st Giaccherini (aut.)
Assist: 42' p.t. Berardi
Chievo Verona (4-3-2-1): Sorrentino; Depaoli, Rossettini, Bani, Jaroszynski; Obi (26' st Tanasijevic), Radovanovic, Kiyine (10' st Meggiorini ),; Birsa; Giaccherini; Stepinski. All. Ventura.
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Lirola, Marlon, Ferrari, Rogerio; Sensi, Magnanelli, Duncan (16' st Magnani); Berardi, Boateng (65' st Matri), Di Francesco (35' st Locatelli). All. De Zerbi.
Arbitro: Aureliano di Bologna
Ammoniti: 14' p.t. Obi (CV), 20' p.t. Ferrari (S), 35' p.t. Kiyine (CV), 37' p.t. Berardi (S), 20' st De Paoli (CV), 40' st Tanasijevic
Espulsi 43' st Tanasijevic