Il punto di partenza è il budget: il direttore sportivo della Roma Daniele Pradé attende notizie dai vertici della società per sapere che cosa avrà nel portafoglio per andare a fare la spesa In uscita Nella lista dei cedibili ci sono Mexes, Baptista e Doni. Poi ci sono i giocatori in scadenza (Tonetto, Taddei, Cassetti, Artur). Cassetti è l’unico che ha qualche chance concreta di restare, Taddei è in forse (vuole un accordo quadriennale, la Roma offre un triennale), Tonetto ha 36 anni e potrebbe ritirarsi. Artur balla tra Turchia e Brasile.
Baptista potrebbe andare in Spagna e Inghilterra, Mexes ha mercato in Italia, Francia e Inghilterra, mentre la situazione di Doni è intricata: ha giocato pochissimo e guadagna molto. Le cessioni dei tre big possono garantire un doppio guadagno: il cash per il cartellino e un notevole risparmio alla voce stipendi. Mexes, Baptista e Doni guadagnano complessivamente 8 milioni netti l’anno. Mexes potrebbe liberarsi in virtù della clausola (16 milioni) entro le prime due settimane dopo il termine della stagione. I desideri Simplicio è prenotato da tempo, pressing su Adriano, piacciono Sculli (Genoa), Eboué (Arsenal), Belhadj (Portsmouth), Sorrentino (Chievo), Santacroce (Napoli), Ninis (Panathinaikos), Burdisso jr (Rosario Central). E proprio la questione Burdisso, ma legata al riscatto del fratello maggiore, è la prima questione per Pradè. L’incontro con l’Inter è fissato per la prossima settimana. La Roma gioca al risparmio, l’Inter non è disposta a fare sconti e i rapporti tesi tra i due club non aiutano l’affare.