Calciomercato.com

  • Getty Images
    Metodo Ancelotti: va sempre sotto e poi vince, col figlio Davide che 'non sbaglia un cambio'

    Metodo Ancelotti: va sempre sotto e poi vince, col figlio Davide che 'non sbaglia un cambio'

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Chi è abbonato a Dazn e non ha avuto la possibilità, o la voglia (era il giorno di Pasqua...), di guardare Siviglia-Real Madrid, lo faccia appena può. Vi consigliamo il secondo tempo, quando il Real è passato da un tremendo 0-2 a un fantastico 3-2. In quei 45 minuti è sintetizzata la ragione per cui miliardi di persone amano il gioco del calcio. E’ stato elettrizzante, coinvolgente, appassionante, la squadra di Ancelotti si è impossessata del campo e del gioco e ha annientato il Siviglia che, sul 2-0, sentiva vicina la possibilità di riaprire il campionato. 

    C’era di tutto in quel secondo tempo. L’orgoglio madridista, la straordinaria qualità di Modric, Kroos (non ha sbagliato un passaggio né un lancio), Vinicius, Rodrygo e Benzema e soprattutto l’intelligenza di un allenatore come Carlo Ancelotti. Si sta avviando verso un primato che resterà irraggiungibile per chissà quanti anni: vincere i primi cinque campionati d’Europa, cominciando dalla Serie A (Milan), poi Premier League (Chelsea), Ligue 1 (Paris Saint Germain), Bundesliga (Bayern Monaco) e fra un po’ la Liga (Real Madrid). Ancelotti è il nostro orgoglio. A fine partita, quando gli sono arrivati centinaia di messaggi dall’Italia, ha risposto: “Questa squadra è incredibile”. La squadra, non lui. E quando qualcuno gli ha fatto notare la storia delle sostituzioni felici, indicando in suo figlio Davide l’ispiratore anche per sfotterlo un po’, ha risposto con una faccina sorridente: “Davide non sbaglia un cambio”. 

    Il secondo tempo del Siviglia ci ha ricordato l’ultima travolgente mezz’ora in Champions League col Psg e anche il finale col Chelsea. In effetti, se il Real non prende un paio di labbrate non comincia a giocare. Ma quando gioca non ce n’è per nessuno. Contro il Psg era stato dominato a Parigi (ma solo 1-0 per i francesi) e per un’ora anche a Madrid (altro 1-0 parigino fino a quel momento), poi si è scatenato quel fenomeno di Karim Benzema è finita 3-1 con la sua folle tripletta. Col Chelsea, dopo il 3-1 dell’andata a Stamford Bridge, all’80' al Bernabeu era 3-0 per gli inglesi, ma Rodrygo (entrato due minuti prima al posto di Casemiro) ha segnato il 3-1 e ai supplementari ancora lui, ancora Karim Benzema, ha portato il Real Madrid in semifinale. 

    E siamo a Siviglia, il giorno di Pasqua. Primo tempo di netta marca andalusa, al 45' il Real era sotto di due gol. Ancelotti (Carlo o Davide?) ha fatto il primo cambio giusto, fuori Camavinga (già ammonito), dentro ancora Rodrygo, con Valverde arretrato a centrocampo. E Rodrygo, come col Chelsea, ha riaperto la gara. Poi dentro anche Nacho. E Nacho ha fatto il 2-2. Ma siccome mancava all’appello il futuro Pallone d’Oro, eccolo qua: assist di Rodrygo, 3-2 firmato da Karim Benzema. Lo chiameremo “Metodo Ancelotti”, ma certo anche “questa squadra è incredibile”.

    Altre Notizie