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    Messias: 'Gol Theo mi ha emozionato, al Milan manca poco per vincere. Ibra una volta mi ha dato un calcio in faccia'

    Messias: 'Gol Theo mi ha emozionato, al Milan manca poco per vincere. Ibra una volta mi ha dato un calcio in faccia'

    Il calciatore del Milan Walter Junior Messias è stato ospite, nel pomeriggio di lunedì, del trio comico Gli Autogol sul canale Twitch. Il brasiliano ha parlato di tutto: della sua carriera, del gol all'Atletico, di Ibra e della partita vinta ieri pomeriggio contro l'Atalanta. Ecco le sue dichiarazioni:

    Sugli inizi da bambino: “Avevo un campetto sopra casa mia in Brasile. A volte facevamo rissa da bambini per vedere chi faceva Ronaldo il fenomeno”. 

    Gli inizi in Italia: “Arrivato in Italia ho iniziato un lavoro di consegne e l’azienda aveva una squadra: facevamo tornei CSI e UISP. Era bello, il fine settimana, dopo aver lavorato, andare a divertirsi con gli amici. Correvo e facevo gol”. 

    Sulla sua carriera dilettantistica: “Non ho mai pensato troppo in avanti: ho sempre guardato categoria per categoria. Poi quando ho fatto salto dalla D alla B, ho capito che potevo farcela. In Eccellenza e D ci sono i campi brutti e non c’è il Var, ti possono menare tranquillamente”.

    Sulla chiamata del Milan: “Un sogno che si realizza: il Milan è tra le squadre più grandi del mondo. Un’emozione unica dopo il percorso che ho fatto. Non è stata una trattativa facile ma quando il mio agente mi ha detto che c’era questa opportunità, sono rimasto sorpreso”.

    I più attivi nello spogliatoio del Milan: “Da me sono i ragazzi spagnoli che fanno un po’ di casino: Castillejo, Theo e Brahim. Se dico che la musica peggiore la mette il mister, non mi fa più giocare: ascolta musica italiana un po’ romantica. Florenzi è ancora peggio ma mette la musica quando vanno via tutti”.

    Vincente finale di Champions: “Secondo me per il percorso che ha fatto il Real, vincono loro. Poi in una partita secca è tutto da vedere…”

    Su Zlatan: “Una volta mi ha dato un calcio in faccia. Ieri era carico (prima dell’Atalanta sul bus). La prima volta che l’ho visto stavamo mangiando insieme e lui mi dice “Tu non parli?” e poi mi ha detto “Bravo, bravo perché tu lavori e basta”. La voglia che ha a 40 anni è impressionante. Con chi lavora e si impegna è bravissimo, cerca sempre di aiutare”

    Sul gol contro l’Atletico: “Era un momento di difficoltà, stavo rientrando dall'infortunio. Un’emozione veramente grande e un sollievo”.

    Sulla partita più emozionante: “Ce ne sono un po’: per come abbiamo vinto con la Lazio e con la Fiorentina. Ti dico la verità, ieri quando ha segnato Theo mi sono emozionato. Ci manca davvero poco per vincere: sarebbe davvero un pezzo di storia in una squadra come il Milan, è una cosa unica”.

    Su Milan-Atalanta: “Ero concentrato e sono entrato abbastanza tranquillo ma con molta voglia. Quando siamo arrivati allo stadio, i tifosi ci hanno dato una grande carica”.

    Giocatore più forte con cui ha giocato e contro cui ha giocato: “Il più forte con cui ho giocato è Zlatan. Contro, secondo me, è stato Cristiano Ronaldo”.

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