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    Messi-PSG, è UFFICIALE l'addio: 'E' stato bellissimo'. L'Al-Hilal pregusta la beffa al Barcellona

    Messi-PSG, è UFFICIALE l'addio: 'E' stato bellissimo'. L'Al-Hilal pregusta la beffa al Barcellona

    • Redazione CM
    Leo Messi lascia il Paris Saint-Germain. Una notizia che non stupisce più di tanto dopo un biennio in cui il campione del mondo argentino non è riuscito ad essere l'elemento in grado di fare la differenza sul palcoscenico della Champions League e in cui ha faticato soprattutto ad instaurare un certo feeling con la piazza parigina. Con qualche ora di anticipo rispetto all'ufficialità data dal PSG attraverso i propri canali social, la Pulce ha rilasciato parole di addio ad ESPN: "Sono estremamente felice di aver potuto rappresentare questo club. E' stato bellissimo far parte di questa squadra e giocare insieme a tanti calciatori così bravi. Vorrei ringraziare la società per questa meravigliosa esperienza a Parigi".
     

    L'ATTESA DI BARCELLONA - Messi lascia dunque il PSG esattamente con lo status col quale era arrivato, ossia da parametro zero, e le prossime ore saranno quelle decisive per sciogliere le ultime riserve sul suo prossimo club. Da Barcellona sono arrivate a scadenza pressoché regolare frasi di netta apertura da parte del presidente Laporta, dell'allenatore Xavi (ex compagno di Leo) e da diversi giocatori della formazione blaugrana, ma si attende soprattutto il responso da parte della Liga, che dovrà fornire le linee guida dal punto di vista finanziario sul mercato in entrata ed in uscita dei catalani. Difficoltà che i vertici del Barça - che nel corso della stagione si è alleggerita e si alleggerirà presto di ingaggi molto onerosi come quelli di Piqué, Jordi Alba e Busquets - spera di superare, anche grazie ad alcune cessioni da definire nelle prossime settimane.

    LE ALTERNATIVE - Una serie di incastri e di paletti che rischiano di spianare la strada a soluzioni certamente più esotiche e meno romantiche, come quella che conduce a Miami e agli Stati d'Uniti, in un campionato come l'MLS in costante ascesa e che con l'eventuale ingaggio di una leggenda come Messi avrebbe un ritorno in termini di immagine difficile da misurare. L'Inter Miami, società della quale è azionista di riferimento e co-proprietario pure l'ex nazionale inglese David Beckham, porta avanti una corte spietata da diversi mesi e ha mantenuto intatto il suo ottimismo circa la chiusura dell'operazione anche in questi ultimi giorni, quando a prendere corpo è stata soprattutto la suggestione araba. L'Al-Hilal, una delle formazioni più importanti del Paese, mette sul piatto infatti delle condizioni economiche irrinunciabili: 400 milioni di euro a stagione tra ingaggio e contratti di sponsorizzazione vari, tra cui il ruolo di ambasciatore della candidatura per il Mondiale 2030.

    IL 'FASCINO' DELL'ARABIA - Praticamente il doppio di quanto percepisce attualmente all'Al-Nassr il suo rivale di sempre Cristiano Ronaldo, approdato in Arabia Saudita lo scorso gennaio. Già nelle scorse settimane Messi è stato protagonista di un blitz, in compagnia della famiglia, per ragioni commerciali, secondo i media sauditi un passaggio necessario per definire gli ultimi aspetti dell'accordo. Un incontro che ha costituito un incidente diplomatico agli occhi della proprietà qatariota del Paris Saint-Germain (tra i due regni non corrono buoni rapporti a livello politico ed economico) e posto di fatto la parola fine sull'esperienza in Francia di Leo. Martedì 6 giugno viene considerato il giorno della verità nella capitale Riyad, quello nel quale arriverà l'annuncio ufficiale da parte dell'Al-Hilal. Questione di giorni e di pazienza, l'attesa sul futuro di Messi sta per finire.

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