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Messi, il Pallone d'Oro 'alla noia' è un premio al passato
Intendiamoci: se lo coprono d'oro e lo premiano lui fa benissimo ad andare all' incasso, ma chi assiste si domanda lecitamente: “Che senso ha? E' Messi l'alfiere del calcio moderno?” Forse lo è stato, però fa niente: in mancanza di meglio premiano il fantasma del calcio che fu, in barba ai ben più presenti e contemporanei Haaland e Mbappé. Anche il Papa, pur argentino e appassionato di pallone, gli preferisce Pelé. D'altra parte non stiamo forse parlando del passato? Ecco, se un premio non sa interpretare al meglio il presente i casi sono, appunto, due: o il premio ha poco valore in sé o nel presente c'è poco da premiare. E così si guarda indietro. Si dà un premio alla carriera, che più o meno, ribadisce un premio alla carriera già dato. Ci sono casi, come questo, in cui “Repetita non iuvant”.
Perciò sul rito di France Football cala un velo di noia e grigiore. Messi serve ancora giusto ai tifosi arabi che, durante l'ultima partita della prestigiosa King Cup, gridano il suo nome a Cristiano Ronaldo, il quale se la prende e all' ennesimo coro sulla pulce mette a tacere il pubblico.
Eccoli qui, tutti e tre (Messi, Ronaldo, France Football) in un nuovo, appassionante, imperdibile film intitolato: “Viali del tramonto”.