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    Messi al Barcellona, si tratta sullo stipendio. Ma c'è l'ostacolo del limite salariale

    Messi al Barcellona, si tratta sullo stipendio. Ma c'è l'ostacolo del limite salariale

    • Federico Zanon
    Lionel Messi è vicino al ritorno al Barcellona. Dopo l'addio polemico del 2021 e due stagioni sulle montagne russe a Parigi con il Paris Saint-Germain, con il quale ha messo insieme 31 gol e 33 assist in 69 partite ufficiali, la Pulce è pronta a tornare a casa, a vestire una maglia che di fatto è la sua seconda pelle. Ci ha pensato il 10 argentino, campione del Mondo in Qatar, ha valutato le offerte di Inter Miami e Rosario Central e la proposta di rinnovo del Psg, ma ha scelto di seguire il cuore, di tornare nel club che lo ha accolto quando era bambino e con il quale ha vinto tutto. Secondo quanto scrive oggi il quotidiano Sport il numero uno blaugrana Joan Laporta ha incontrato più volte Jorge Messi, papà e agente del fenomeno classe 1987, trovando terreno fertile riguardo al possibile ritorno.

    CONTRATTO E STIPENDIO - Per Messi, che è in scadenza il 30 giugno con il Paris Saint-Germain, è pronto un contratto annuale, con opzione fino al 2025, da 25 milioni di euro lordi a stagione, un quarto di quanto guadagnava nell'ultimo anno all'ombra della Sagrada Familia, il 2020-21, ovvero 100 milioni di euro lordi. Al netto sono circa 13 milioni, ovvero lo stesso stipendio di Lewandowski. C'è fiducia anche se l'ok dell'entourage argentino non è ancora arrivato, così come la luce verde da parte della Liga, per i noti limiti salariali. 

    DEVE VENDERE - Per tesserare Messi il Barcellona in estate deve usare la forbice per tagliare i costi. Come scrive Calcio e Finanza la situazione attuale ha stabilito la cifra massima di monte ingaggi per i catalani in poco più di 648 milioni di euro, ma tra qualche mese sarà molto di meno. In vista della prossima stagione, il club blaugrana deve ridurre la propria massa salariale di circa 200 milioni di euro per rientrare nei parametri e fare sì che i costi siano pari a circa il 60-70% dei ricavi. Il bilancio 2021/22 – e lo stesso sarà per quello 2022/23 – sono stati infatti influenzati da operazioni straordinarie, quella con Sixth Street per la cessione del 25% dei ricavi da diritti televisivi fino al 2047 (il 10% ricade nel bilancio 2021/22 e il 15% nel bilancio 2022/23) e quelle con Socios.com e Orpheus Media per la cessione del 49% della filiale audiovisiva del club, i Barça Studios (una quota del 24,5% ceduta a ciascuna società). Queste leve economiche hanno sistemato i conti del club e consentito di poter operare sul mercato con un determinato limite, ma il loro effetto è destinato a esaurirsi.

    CHI PUO' PARTIRE - Per questo il Barcellona ha necessità di tagliare i costi o vendere, per creare plusvalenze. Verranno messi sul mercato Ferran Torres e Ansu Fati, mentre non è da escludere che vengano ascoltate e valutate offerte per Franck Kessie, arrivato a parametro zero nell'estate 2022, e per Frenkie de Jong, obiettivo numero uno del Manchester United. Cedere per comprare o tesserare i giocatori a parametro zero. Come Ilkay Gündogan, in uscita dal Manchester City, come Lionel Messi. Che ha voglia di tornare a casa.

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