Mercoledì, ore 20.45:| Napoli, città deserta
Una fatica terribile arrivare sino a sera, sino all'ora della gara. Sì, perché se per gli otto, dieci, dodicimila o chissà quanti napoletani che s'erano dati appuntamento là in Germania la partita è cominciata quando Monaco era già nell'ombra da parecchio, per gli altri, per quelli rimasti a casa, invece, il match tra i tedesconi e i giovanotti di Mazzarri si stava già giocando da almeno dodici ore.
Già di buon mattino, infatti, il pallone era finito al centro d'ogni discussione e interesse. D'ogni prima colazione e pranzo. Una lunga attesa e una lunghissima speranza. Un profumo di Champions che un po' alla volta ha preso la città, l'ha conquistata, tra sentimenti d'apprensione, esagerazioni, ma anche qualche sicurezza in più e tanta voglia di continuare a sentirsi forti almeno in coppa.
Napoli si svuota e quando manca ormai meno di un'ora alla partita, quasi quasi si può contare chi va ancora in giro. E bar e ristoranti sono davvero sconsolatamente vuoti. E non si riempiono neppure dopo la partita. Perché nessuno ha voglia di scendere di casa. E oggi si farà pure fatica a parlare della Champions. Ma nulla è compromesso. Com'era nelle previsioni, sarà quella con il City la partita decisiva.
(Corriere dello Sport - Edizione Campania)