Mercato tra Genova e Milano: è il momento delle smentite
Il Milan mette Genova nel mirino. Tra voci, rumors e chiacchierate sembra proprio che Galliani abbia scelto dove provare a pescare i rinforzi da regalare a Inzaghi durante la sessione estiva di mercato. La prima idea è quella di approcciare Stefano Okaka, centravanti che ha trovato nella Sampdoria l’ambiente ideale per esplodere e che dopo aver conquistato la Nazionale cerca la consacrazione in una big.
SITUAZIONE DELICATA - L’attaccante ha il contratto in scadenza nel 2016, Osti ha ammesso che la trattativa è in alto mare ma ha aggiunto che a gennaio non si muove. Il Milan continua a provarci offrendo in cambio Pazzini. A livello tecnico i profili sono simili ma il cavallo di ritorno viaggia sui 2,5 milioni di euro a stagione di ingaggio, uno stipendio due volte più alto degli standard che i blucerchiati si sono imposti. Le smentite sono chiare e poi c’è un particolare: Pazzini va in scadenza nel 2015 e quindi se davvero la Sampdoria volesse riportarlo a casa potrebbe farlo rinegoziando lo stipendio, già a partire da febbraio. La smentita di Osti segue quella di Ferrero che poche settimane fa aveva dichiarato Okaka incedibile.
SINERGIE COL GENOA - Dall’altra parte di Genova, dove Galliani ha delle sponde decisamente più solide, il dirigente rossonero è tornato alla carica per Kucka che ogni seduta di mercato viene accostato a Milan e Inter. Sarà la volta buona? No, almeno stando a quello che pensa e dice Preziosi. Il numero uno del Grifone ha bloccato tutto affermando addirittura che nei tanti incontri con Galliani non si è mai parlato dello slovacco. Sul piatto della bilancia ci sarebbe da mettere Matri, ma qui i problemi del Genoa sono gli stessi della Sampdoria con Pazzini: ingaggio altissimo, già pagato per questa stagione in buona parte dal Milan. Il fronte Kucka è parecchio infuocato al momento, e per spegnere l’incendio Preziosi è pronto a rinnovare l’intesa che scade nel 2016. La trattativa è in atto da tempo, il lavoro continua e sembra che il rinnovo sia vicino.
Dopo il giovedì delle "bombe" arriva il venerdì delle smentite. I tempi del calciomercato sono questi anche se spesso le parole mascherano le reali intenzioni. In questi due casi oltre alle frasi pronunciate ci sono difficoltà oggettive economiche. Per ora quindi tutto è fermo ma la vie del calciomercato, si sa, sono infinite.