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Mercato Fiorentina: l’opinione di Sousa
Paulo Sousa, adesso, non se la sente di garantire al popolo viola un posto in Europa. Arrivare tra le prime cinque della classifica, a suo avviso, è diventato complicatissimo, alla luce del mercato condotto dalla Fiorentina. Un mercato che è lo specchio di un club che non vuole crescere, che non ha ambizioni, che non trasmette fiducia all’ambiente. Corvino aveva garantito a Sousa che non avrebbe ceduto alcun big, poi ha venduto Marcos Alonso. Una scelta che il tecnico ha subito senza condividerla e che comunque non rappresenta il vero problema nel rapporto tra l’allenatore e la Fiorentina, anche se la società è venuta meno alla parola che gli aveva dato.
Ma il problema - dicevamo - non è questo, perché in fondo ci sta che di fronte a un’offerta così allettante (28 milioni) un calciatore venga ceduto. Sono altre le cose che a Sousa non vanno bene e che lo hanno spinto ad avere grandi perplessità sul club viola. Da un anno aspetta un grande difensore centrale, l’allora direttore sportivo Pradè dichiarò esattamente dodici mesi fa che in effetti c’era questa lacuna e che sarebbe stata colmata a gennaio. Niente, solo l’infortunato Benalouane preso in extremis. E anche quest’estate con Corvino non è accaduto niente di decisivo, perché non è certo De Maio l’uomo che può cambiare l’equilibrio della Fiorentina. Anche il segnale arrivato dall’operazione Jovetic, saltata per pochi soldi, è inquietante nell’ottica di Sousa: possibile che una società appena arricchita dai 28 milioni del Chelsea non possa compiere un piccolo sforzo per inserire in organico un calciatore che, tornando in viola, avrebbe potuto accendere la squadra e la città?
Sousa è un allenatore scontento, perplesso, deluso, a momenti furioso. Quando tornerà a parlare, dirà che cercherà di portare la Fiorentina in Europa League ma sarà difficilissimo. Non se ne andrà, questo no. Per ora.
