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    Mercato e plusvalenze, l'Atalanta è un esempio

    Mercato e plusvalenze, l'Atalanta è un esempio

    Soltanto il Napoli ruba il primo posto all'Atalanta in fatto di plusvalenze, ma l'utile netto è di quelli che fa sorridere: sopra i 50milioni e i conti sono tutti a posto. Se la Serie A è in rosso di 300 milioni, i club devono prendere esempio dall'Atalanta: l'analisi dei bilanci della Gazzetta dello Sport  la grande costanza della società bergamasca nelle sue plusvalenze: dai 300 mila euro nel 2016, ai 26,7 milioni nel 2017, fino ai 24 milioni nel 2018. Il 2019? Ancora da approvare ma sicuramente più che positivo.

    LE CIFRE- Tra le entrate infatti rientrano anche prestiti, valorizzazioni e premi: ovvero un totale di 69 milioni del fatturato solo da calciomercato. Già solo Gianluca Mancini e Dejan Kulusevski assicurano il sesto bilancio in attivo, poi bisogna aggiungerci gli altissimi premi Champions. Eppure l'Atalanta non resta ferma ma investe, in un progetto lungimirante portato avanti da patron Percassi: 60 milioni per Ruslan Malinovskyi, Luis Muriel e Duvan Zapata (tra l'altro già riscattato a gennaio), altri 20 per le sempre più nuove strutture a Zingonia e 40 per i lavori al Gewiss Stadium.

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