Mercato alle stelle: in campo 400 milioni
Vidal e Cavani guidano l'ascesa di Juve e Napoli.
Mercato alle stelle: in campo 400 milioni.
La presa di potere non è soltanto in classifica: Juve e Napoli ormai comandano anche sul mercato. Il confronto che vi proponiamo è virtuale, ma sino a un certo punto. Sommando il valore dei cartellini dei 22 titolari delle capolista nelle prime sette giornate si sfiora la ragguardevole cifra di 400 milioni di euro. E la sorpresa (relativa) è che la formazione di Conte nei conteggi non distanzia di molto gli avversari di Mazzarri: 202 milioni per i bianconeri contro i 180 degli azzurri.
Rivoluzione - Le statistiche offrono spunti crudi, ma sempre illuminanti. Il rendimento delle ultime stagioni, le felici scelte negli acquisti hanno portato a un mix di eccellenze con indubbi risvolti economici, oltre che tecnici. La Juve di Andrea Agnelli in questo biennio ha investito tanto e cambiato altrettante facce. Un po' per l'anagrafe (la rinuncia a Del Piero), ma anche per i sacrifici legati al rinnovamento in atto. Si spiega così il congedo a Toni, Amauri, Felipe Melo, Sissoko, Grygera e Salihamidzic. Un via vai completato dai precoci addii a Krasic ed Elia. In compenso questi sacrifici hanno schiuso le porte ad autentici protagonisti del nuovo corso di Conte.
Exploit - La rivalutazione del parametro zero Andrea Pirlo è sotto gli occhi di tutti: ora gli attribuiamo una quotazione di 10 milioni, anche se è improponibile l'idea di una sua cessione. Lo stesso si può dire per Arturo Vidal. Acquistato dal Bayer Leverkusen per 10,2 milioni di euro, già la scorsa estate sono arrivate offerte intorno ai 30 milioni di euro che il club di corso Galileo Ferraris non ha neanche preso in considerazione. Sulla stessa falsariga l'ascesa di Claudio Marchisio: cresciuto nel vivaio, ora è uno dei big nel ruolo in Europa. Anche per lui ci sono progetti a lunga gittata e la stima di 30 milioni è solo ipotetica. Nella pattuglia degli incedibili è subito entrato anche Mirko Vucinic, costato 15 milioni e ora invidiatissimo punto fermo bianconero. M anche in difesa abbondano le luci. Bonucci ha superato momenti duri e ora vale più dei 15 milioni investiti due estati fa. La perla, però, è Barzagli: arrivato per 500 mila euro dal Wolfsburg e ora è un puntello della Nazionale...
Confronti - Di sicuro la Juve ha una super-panchina. Se calcolassimo i vari Quagliarella, Matri, Isla, De Ceglie, Giaccherini, Pogba e Marrone dovremmo aggiungere circa 100 milioni per pesare in maniera adeguata la rosa bianconera. Invece il Napoli paga su questo fronte. Insigne promette tanto, Fernandez, Vargas, Britos, Dzemaili, El Kaddouri e Mesto non sono da meno, ma al massimo tocchiamo i 60 milioni di euro. Quindi il divario si acuirebbe. Non è un mistero, però, che a Torino gli investimenti sono stati più ingenti. La riprova dai rispettivi bilanci che per i bianconeri vedono un rosso di 48 milioni (in calo), mentre gli azzurri chiudono in utile. E lo stesso vale per il monte-stipendi. La stima per la Juventus è di 115 milioni più i bonus, quasi il doppio dei 58 milioni denunciati dai campani.
Impennata - Nonostante ciò il club di Aurelio De Laurentiis è in crescita e valorizza i giovani a medio termine. E non dimentichiamo che è stato appena venduto Lavezzi per circa 30 milioni al Psg. Una plusvalenza coi fiocchi, all'insegna della programmazione. Una strada su cui appare incamminato pure Cavani: il prolungamento di contratto, con l'aumento a 4,5 milioni annui lo tranquillizza. Ma il club s'è tutelato con una clausola da 60 milioni di euro. La stessa Juve ha pensato a lui in estate. Ora il rischio è che la nuova asticella restringa il lotto delle pretendenti alle ricchissime big della Premier League. Ma è una sceneggiatura tutta da scrivere. Il Napoli si tiene stretto anche Hamsik, pescato a 5 milioni e ora in orbita 30. E si gode Pandev, riscattato a 7,5 milioni dall'Inter e ora protagonista indiscusso. Sono le punte dell'iceberg, ma con loro sono cresciuti anche gli altri e la sfida di domani è un banco di prova in più per proseguire l'ascesa. In questo quadro di positività stride il confronto con le due grandi storiche del nostro calcio: Inter e Milan. Per loro è una stagione di trapasso e il valore medio è in netto calo. Non è un caso, un po' è anche colpa di Juve e Napoli.