Quando il campionato ripartirà, dopo la sosta per le nazionali, mancherà circa un mese al Natale e al prossimo calciomercato. Qualche idea però in casa Toro se l’è già fatta la dirigenza, anche se nomi e obiettivi non sono ancora noti. Di certo si proverà ad intervenire tra i pali, laddove Padelli non è riuscito – se non a tratti e senza continuità – trasmettere la necessaria sicurezza alla squadra: in panchina ci sono Berni come terzo e Gomis nel ruolo di secondo e, soprattutto, eterna promessa. C’è attesa per quanto deciderà il Tnas per Gillet in seguito all’udienza del prossimo 15 novembre, ma le speranze di rivedere in campo molto presto l’estremo difensore belga sono poche e pertanto l’unica soluzione, eventualmente, arriverebbe dal mercato invernale. In difesa il Toro non sembra invece voler toccare nulla, anzi: si attende il pieno recupero di Rodriguez, mentre Bovo è già rientrato in campo. Due sono però le incognite: a partire da D’Ambrosio (per questioni contrattuali: è in scadenza a giugno) e arrivando alla coppia 'mancina' Pasquale-Masiello. Uno dei due laterali sinistri potrebbe partire, se non dovesse trovare ancora posto. In attacco Ventura aspetta Larrondo e valuterà prima di Natale l’eventuale necessità di chiedere una punta in più, anche se il tecnico ligure sembra maggiormente intenzionato a richiedere un rinforzo in mediana: Vives era sulla lista dei partenti tra luglio ed agosto, mentre ora è un titolare inamovibile. Potrebbe essere, paradossalmente, il segno che qualcosa in mezzo al campo manca: d’altronde bisogna anche considerare le problematiche fisiche di Brighi (un’incognita) e la scarsa continuità di giovani come El Kaddouri e Bellomo. Petrachi e Cairo ci penseranno su: se il Torino dovrà fare un sacrificio (anche economico) lo farà con tutta probabilità in questo reparto.