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Mercato -15, Lazio: Emerson Palmieri è l'ultimo sfizio di Sarri. Se parte Milinkovic, a tutta su Ilic
Il grosso del lavoro è stato fatto, ma le ambizioni di Champions League di Maurizio Sarri potrebbero indurre Lotito e Tare a compiere un ultimo sforzo per accontentare l'allenatore della Lazio. La rosa viene ritenuta completa e competitiva in ogni reparto, ad eccezione del ruolo di esterno sinistro di difesa: Marusic ha dimostrato di saper colmare all'occorrenza un vuoto creato dalle prestazioni non in linea con le aspettative di Hysaj e Fares, che in caso di offerte ritenute congrue possono salutare il centro sportivo di Formello negli ultimi giorni di trattative. In quel caso, Sarri forzerebbe per avere un suo vecchio pallino, quell'Emerson Palmieri già guidato ai tempi del Chelsea, in esubero nel club londinese e attualmente un po' più lontano dal West Ham, l'altra società che si era messa sulle sue tracci. Margini di manovra? Dipende dai Blues, a maggior ragione se aprissero alla formula del prestito con diritto di riscatto e contribuendo al pagamento dell'ingaggio.
FATTORE MILINKOVIC - "Se esce qualcuno, entra qualcuno" è una sorta di mantra per gran parte dei presidenti di Serie A e Claudio Lotito non fa eccezione. Un credo che, nel caso specifico del mercato della Lazio, può essere applicato pure alla situazione del reparto di centrocampo. Sfumata per l'ennesima volta l'ipotesi di un ritorno a Siviglia per Luis Alberto, con scadenza altrettanto regolare dall'Inghilterra sono tornate a farsi sentire le sirene per Milinkovic-Savic. Il Manchester United, in grande affanno dopo l'avvio choc di campionato e alla ricerca spasmodica di un nome di spessore in mediana, hanno riallacciato i contatti con Kezman, agente del serbo. A due settimane dalla fine delle trattative, servirebbe però una proposta davvero irrinunciabile per convincere la Lazio a privarsi di una delle sue stelle: tradotto, per non meno di 60-70 milioni di euro, Milinkovic non si muove e sarebbe un ulteriore pilastro sul quale costruire le speranze di quarto posto. In caso di addio, tutto porterebbe ad un assalto deciso e determinato per Ivan Ilic dell'Hellas Verona, nome molto gradito a Sarri.
FATTORE MILINKOVIC - "Se esce qualcuno, entra qualcuno" è una sorta di mantra per gran parte dei presidenti di Serie A e Claudio Lotito non fa eccezione. Un credo che, nel caso specifico del mercato della Lazio, può essere applicato pure alla situazione del reparto di centrocampo. Sfumata per l'ennesima volta l'ipotesi di un ritorno a Siviglia per Luis Alberto, con scadenza altrettanto regolare dall'Inghilterra sono tornate a farsi sentire le sirene per Milinkovic-Savic. Il Manchester United, in grande affanno dopo l'avvio choc di campionato e alla ricerca spasmodica di un nome di spessore in mediana, hanno riallacciato i contatti con Kezman, agente del serbo. A due settimane dalla fine delle trattative, servirebbe però una proposta davvero irrinunciabile per convincere la Lazio a privarsi di una delle sue stelle: tradotto, per non meno di 60-70 milioni di euro, Milinkovic non si muove e sarebbe un ulteriore pilastro sul quale costruire le speranze di quarto posto. In caso di addio, tutto porterebbe ad un assalto deciso e determinato per Ivan Ilic dell'Hellas Verona, nome molto gradito a Sarri.