Getty Images
Milan meglio del Manchester United: gioca da grande squadra e l'1-1 è perfino poco
TUTTI FUORI - Il meglio di Manchester United-Milan era fuori: Pogba e Ibrahimovic, Rashford e Calhanoglu, Mata e Theo Hernandez, Cavani e Mandzukic, poi van de Beek, De Gea, Rebic, Bennacer, il giovane Maldini, tutti a casa fra infortuni, acciacchi e problemi vari. Pioli in panchina aveva solo 7 giocatori, compresi i due portieri, ma in realtà due soli cambi veri, Castillejo e Tonali. C’è stata però una sostanziale differenza fra le due squadre, che definire seconde squadre sarebbe comunque riduttivo: il Milan è rimasto fedele al suo gioco brillante e aggressivo, con pressing, autorevolezza e ottima tecnica d’insieme, mentre il Manchester non si è quasi mai ritrovato. Probabilmente è stata la disposizione dei rossoneri, con un centrocampo a tre, di filtro e costruzione, a creare difficoltà allo United che in mezzo al campo, con Matic e McTominay, non ha trovato il modo di contrastare il ricco palleggio degli avversari.
GOL ANNULLATI - La squadra di Pioli ha primeggiato in due settori su tre: è mancata solo davanti. Kjaer e Tomori hanno chiuso ogni spazio a Martial, a centrocampo Meitè, Kessie e Krunic hanno occupato gli spazi senza più cederli ai padroni di casa, Calabria ha sfondato a destra e lo stesso ha fatto Dalot (sempre più in versione... Theo Hernandez) sulla sinistra. Il difetto stava nel rapporto fra la produzione del gioco e le occasioni create. Poche. E’ vero che al Milan sono stati annullati due gol, il primo di Leao in chiaro fuorigioco, il secondo di Kessie per un dubbio tocco di mano, ma la squadra giocava così bene che era giusto pretendere di più nella parte conclusiva dell’azione. Ci hanno provato Krunic e, più pericolosamente, Saelemaekers (tiro respinto da Henderson). Tuttavia la vera palla-gol è capitata sul piede di Maguire e il suo errore, a porta spalancata, è stato qualcosa di inimmaginabile: angolo di Telles, colpo di testa di Bruno Fernandes che ha allungato la traiettoria sul palo lontano, Donnarumma ha appena sfiorato la palla che è finita sul sinistro di Maguire, a porta spalancatissima, tocco, palla sul palo e poi lontana dalla linea bianca.
UN GIOIELLO DA 42 MILIONI - Solskjaer ha perso Martial, pure lui acciaccato, nell’intervallo è rimasto negli spogliatoi e al suo posto è entrato un ragazzino del 2002, Amad Diallo, che il Manchester United ha preso dall’Atalanta per una cifra mostruosa di 42 milioni di euro. Diallo era finito al centro di un’inchiesta della Procura di Parma che aveva mosso l'accusa di “falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” nei confronti di cinque persone ivoriane fra cui Hamed Mamadou Traoré, mezz’ala del Sassuolo, fratello di Amad. Il ragazzino è entrato e dopo 5' ha segnato il gol del Manchester, sfruttando la prima palla eccellente di Bruno Fernandes e il primo errore della difesa rossonera: lancio del portoghese (troppo libero nel momento della verticalizzazione, Kessie avrebbe dovuto accorciare più rapidamente), Tomori ha perso il tempo, Donnarumma è rimasto a metà strada e Diallo, che non è un gigante, ha colpito di testa, di nuca, superando Gigio con un pallonetto. Era stato il primo 2002 a segnare un gol in Serie A con l’Atalanta, in Inghilterra riparte da questa rete.
IL PARI DI KJAER - Per qualche minuto il Milan ha indugiato, non riusciva a digerire il gol dello United, ma ha ripreso presto a giocare lo stesso calcio del primo tempo, rapido e di qualità. Kessie, Krunic e Saelemaekers hanno avuto le occasioni per pareggiare. Pioli ha cercato di dare ancora più vivacità alla squadra con Tonali e Castillejo per Brahim Diaz e Saelemaekers. Una disattenzione di Calabria (la prima anche per lui) ha rischiato di compromettere la qualificazione: si è dimenticato di James che ha sbagliato il 2-0 quasi a porta vuota. Su quell’azione Calabria si è fatto male, è uscito e Pioli ha messo dentro Kalulu. Il Milan ha continuato a spingere, a 8' dalla fine McTominay ha steso Krunic al limite dell’area, era un fallo da ammonizione, sarebbe stata la seconda per il centrocampista dello United, ma l’arbitro sloveno Vincic l’ha graziato. Leao, l’unico davvero in ombra fra i rossoneri, ha cercato rabbiosamente il riscatto sull’ultima azione, conclusa da un suo tiro deviato in angolo. Dalla bandierina, cross di Krunic, il biondo Kjaer è sgattaiolato dalla marcatura di Matic e ha girato di testa la palla che Henderson ha appena fatto in tempo a vedere e deviare sotto la traversa. Giusto così.
IL TABELLINO:
Manchester United-Milan 1-1 (primo tempo 0-0)
Marcatori: 5' st Diallo, 47' st Kjaer.
Assist: 5' st Bruno Fernandes, 47' st Krunic.
MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): Henderson; Wan-Bissaka (dal 28' st Shaw), Bailly, Maguire, Telles; Matic, McTominay; James (dal 28' st Williams), Fernandes (dal 28' st Fred), Martial (dal 1' st Diallo); Greenwood. (A disp. Grant, Bishop, Lindelof, Tuanzebe, Amad, Shoretire). Allenatore: Solskjaer.
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria (dal 28' st Kalulu), Kjaer, Tomori, Dalot; Meitè, Kessie; Saelemaekers (dal 24' st Castillejo), Diaz (dal 24' st Tonali), Krunic; Leao. (A disp. A. Donnarumma, Tatarușanu, Gabbia, Tonin). All. Pioli. Ammoniti: Saelemaekers, McTominay.