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    Meglio della Juve nel 2019, l'Atalanta non è un miracolo. E Zapata va a braccetto con Messi

    Meglio della Juve nel 2019, l'Atalanta non è un miracolo. E Zapata va a braccetto con Messi

    • Andrea Distaso
    Non chiamatelo più fenomeno o miracolo di provincia. L'Atalanta targata Percassi e meravigliosamente allenata da Gasperini è ormai una realtà consolidata del calcio italiano, che inizia ad affacciarsi anche sul palcoscenico europeo dall'alto di numeri e statistiche assolutamente da record. La certificazione della bontà di un progetto tecnico che, mettendo il collettivo al centro di tutto, finisce per esaltare il talento dei singoli calciatori e permette così alla società di autofinanziarsi ogni estate attraverso la cessione dei pezzi pregiati. Uno scenario verosimile, per esempio, per un attaccante come Duvan Zapata, rimasto a Bergamo per completare quel processo di maturazione che lo ha portato a issarsi in vetta alla classifica dei cannonieri con 6 centri nelle prime 7 giornate. L'ultimo giocatore nerazzurro a viaggiare su queste medie è stato un certo Filippo Inzaghi, che nella stagione 1996/97 concluse col titolo di miglior bomber della Serie A e si guadagnò il trasferimento alla Juventus.

    ZAPATA AI LIVELLI DI MESSI - Il centravanti colombiano è ad oggi anche uno dei migliori goleador a livello europeo nell'anno solare, con 19 realizzazioni: davanti a lui solo campionissimi affermati come Sergio Aguero (20), il terzetto formato da Messi, Benzema e Mbappé (21) e il numero 9 del Bayern Monaco Robert Lewandowski, a quota 23. Se Zapata continuerà a segnare con questa regolarità, sarà complicato stavolta per l'Atalanta e per lo stesso giocatore resistere alla tentazione di misurarsi in contesti più competitivi. E se l'ex di Napoli, Udinese e Samp oggi può ambire legittimamente a determinati palcoscenici, lo deve a una squadra che da gennaio ad oggi si è convertita in una vera e propria macchina da gol: sono complessivamente 56, di cui 18 in questo primo scorcio di campionato, come non avveniva dal lontanissimo 1949/50. Merito anche di una manovra che porta la formazione di Gasperini a calciare nello specchio delle porte avversarie come nessuna in Italia e lasciandosi alle spalle diversi top club in Europa. Una media di 7 conclusioni per gara, alle spalle solamente di Liverpool e Manchester City (7,04) e del Bayern Monaco (8,04).

    MEGLIO DELLA JUVE - Una produzione offensiva che ha consentito di incamerare nell'anno solare più punti addirittura della Juventus dominatrice in Italia, 57 contro 56. Con una media, 2,19 a partita, inferiore solo ad autentiche corazzate come Barcellona (2,28), Bayern Monaco (2,33) e il duo inglese Liverpool-Manchester City (2,58). Limitatamente al campionato iniziato da poco, nel quale il saldo è già di 10 punti in più rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione, sono state collezionate ben 5 vittorie su 7 giornate, miglior partenza in assoluto nell'era dei 3 punti e rendimento pari soltanto al torneo del 1961/62. Numeri da record, numeri da Atalanta: non chiamatelo più miracolo, questa è una realtà. Anche a livello europeo.


     

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