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  • Meggiorini:|'Ho sempre sognato una notte così'

    Meggiorini:|'Ho sempre sognato una notte così'

    Due gol e una rivincita. Le luci di San Siro si accendono per Riccardo Meggiorini, alla prima doppietta in serie A nella prima volta nella Milano nerazzurra che l’aveva lanciato senza però credere in lui. «Con l’Inter mi gira bene, visto che avevo segnato l’ultimo gol in A contro di loro a Novara, ma queste serate si sognano fin da quando inizia a giocare a calcio». Sorride, finalmente, Meggiorini e si gode il momento d’oro iniziato con l’arrivo dell’amico Barreto nel Toro. «Sono cambiato – ammette la punta – e mi sono sbloccato. Questa doppietta vale tanto. Prima facevo un gioco sporco, ora ho modificato l’atteggiamento: pensare più da attaccante che da centrocampista. Prima correvo e correvo, ma non ero mai lucido. Cerco di dosare bene le forze per andare bene e il mister mi ha aiutato tanto parlandomi e dandomi consigli: ha visto che avevo poca sicurezza perché non facevo gol».

     

    Ventura si gode dunque l’exploit di Meggiorini. «Sono contento per lui – sottolinea l’allenatore – perché ha vissuto periodo non buono a Torino. E’ stato determinante l’anno scorso in B, mentre quest’anno ha avuto qualche difficoltà. La piazza non apprezzava certe prestazioni, lui l’ha accusato, ma domenica a Pescara ha ritrovato serenità e dopo tanti momenti difficili si è ripreso. Lui meritava una soddisfazione del genere». Ha sfiorato il colpaccio, che al Toro mancava da 25 anni, ma il rammarico per la vittoria solo sfiorata in casa dell’Inter svanisce in fretta dal volto di Giampiero Ventura. «Potevamo conquistare tre punti importantissimi – dice il tecnico granata -, ma questo è un altro passo sulla strada della crescita e del bel gioco. Abbiamo giocato un tempo e mezzo con ottima personalità e a San Siro qualcuno non aveva mai giocato. Abbiamo rimontato, ma peccato che l’1-0 arrivi dopo 5 minuti su una punizione che non c’era».

     

    Nel Toro che ha fatto la partita contro l’Inter spicca la prestazione di Barreto. «Se lo metti in condizione di quello che sa fare, le fa. Ha avuto qualche problema fisico, un anno e mezzo difficile, ma si sta divertendo ed è tornato a sorridere. Fa calcio che predilige e quello che penso». Con la partenza di Sansone, ora può arrivare Jonathas. «Non lo so – risponde Ventura -, non parlo di un giocatore che non è del Toro. Non faccio più nomi, l’importante è che non abbia giocato al Bari… Pensiamo a chi c’è: questa squadra vuole crescere e prendersi soddisfazioni. Siamo giovani e vogliamo sperimentare. Se deve arrivare qualcuno, spero che arrivi con la stessa voglia di chi c’è già».

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