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    Mbappé-PSG, tempo scaduto: lo spettro del premio fedeltà e i rischi con la Uefa

    Mbappé-PSG, tempo scaduto: lo spettro del premio fedeltà e i rischi con la Uefa

    • Federico Zanon
    Game over. Kylian Mbappé aveva tempo fino a ieri a mezzanotte per prolungare il contratto con il Paris Saint-Germain, in scadenza il 30 giugno 2024, ma come da copione ha scelto di non esercitare il diritto. Nulla di nuovo, ora è arrivata semplicemente l'ufficialità di una decisione presa da tempo: "Il consiglio direttivo è stato informato dal 15 luglio 2022 della mia decisione di non rinnovare oltre il 2024 - aveva dichiarato pubblicamente a giugno - e la lettera inviata lunedì ha solo lo scopo di confermare ciò che avevo già detto loro. Non ho mai discusso di un prolungamento con il PSG". Mbappé non ha cambiato idea e non intende farlo neanche le prossime settimane. Vuole restare a Parigi fino al termine della prossima stagione, per poi andare gratuitamente al Real Madrid.

    DANNO ECONOMICO - Un problema enorme per Al-Khelaifi, che sta provando in tutti i modi a liberarsi dell'ex Monaco, che con la maglia del Psg ha segnato 212 gol in 260 partite. Se dovesse chiudersi la finestra estiva di calciomercato senza un suo trasferimento il danno sarebbe enorme: d'immagine e, soprattutto, economico. Il primo settembre la proprietà qatariota sarebbe obbligata a versare sul conto di Mbappé 80 milioni di euro di premio fedeltà, in più dal suo addio, a quel punto nel 2024, non incasserebbe nemmeno un euro. La perdita complessiva, considerando il valore di mercato del numero 7, che si sta allenando a Parigi mentre i compagni sono in tournée in Giappone, sarebbe superiore ai 200 milioni di euro.

    PROBLEMI CON LA UEFA -  Il Psg è obbligato a fare cassa con la cessione di Mbappé. Per la salute del club, per avere un futuro in Europa. Con la Uefa è stato siglato un accordo che prevede una perdita di massimo 60 milioni di euro per la stagione 2022-23 e il pareggio di bilancio per le successive due, 2023-24 e 2024-25. Obiettivi ambiziosi, ma assolutamente raggiungibili. Grazie alla crescita degli introiti commerciali e di botteghino, superiore ai 516 milioni del 2021-22, ai 200 milioni in arrivo nel prossimo triennio da CVC (fondo di investimento lussemburghese che ha acquisito il 13% della filiale commerciale della LFP, la lega professionistica francese) e alla riduzione del monte ingaggi, che l'anno scorso era superiore ai 730 milioni di euro. La partenza di Messi, che ha scelto l'Inter Miami e la Mls, non è però sufficiente, è necessario anche liberarsi di Mbappé, che pesa sui conti, solo d'ingaggio, 72 milioni di euro lordi a stagione.

    CHI LO VUOLE - Il braccio di ferro prosegue, la soluzione sembra essere lontana. Il Psg ne sta parlando con Chelsea e Liverpool, che lo hanno chiesto in prestito, ma Mbappé non è interessato al trasferimento in Inghilterra. Vuole il Real Madrid, che è disposto ad aspettarlo ancora un anno. Per prenderlo  senza spendere nulla di cartellino. Tutte le altre piste uscite in questi giorni, dall'Inter al Barcellona, passando per Newcastle e Bayern Monaco, non sono praticabili.

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