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    Mbappé, il PSG trema. Al-Khelaifi: 'Non può partire gratis, 14 giorni per decidere'. C'è un rischio con la Uefa

    Mbappé, il PSG trema. Al-Khelaifi: 'Non può partire gratis, 14 giorni per decidere'. C'è un rischio con la Uefa

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    Il futuro di Kylian Mbappé agita il Paris Saint-Germain, ma in modo completamente diverso a un anno fa, quando rinnovò con i parigini: allora il timore, prima della firma, era di perderlo, oggi la più grande paura paradossalmente è che resti all'ombra della Tour Eiffel un'altra stagione, fino alla naturale scadenza del contratto. Tutto a causa della decisione dell'attaccante di non esercitare l'opzione presente nel proprio contratto per estenderlo di un'ulteriore stagione, fino al 2025, che ora mette nei guai il PSG convincendolo della necessità di arrivare a un punto: convincere il classe '98 a tornare sui propri passi e rinnovare, oppure cederlo immediatamente.

    LUIS ENRIQUE E AL-KHELAIFI - Una necessità ribadita chiaramente anche oggi, nel giorno della presentazione di Luis Enrique come nuovo allenatore dei parigini. L'asturiano, in conferenza stampa, non ha escluso che Mbappé possa non fare parte della rosa: "Quando ho firmato, o quando abbiamo parlato di cosa significa formare una rosa, siamo sempre rimasti aperti. Possono succedere tante cose. Su questo argomento lo terrò privato, è segreto professionale. Non posso fare confidenze, ma cercheremo di costruire la migliore rosa possibile". Ancor più netto il presidente del PSG Nasser Al-Khelaifi, che ha ribadito come le strade siano solo due: "La mia posizione è molto chiara. Non voglio ripeterlo ogni volta: se Kylian vuole restare, vogliamo che rimanga. Ma deve firmare un nuovo contratto. Non vogliamo perdere il miglior giocatore del mondo gratis. È impossibile. Ha detto che non se ne sarebbe mai andato gratis. Se cambia idea oggi, non è colpa mia. Non vogliamo perdere gratis il miglior giocatore del mondo. Questo è molto chiaro". Parole rafforzate dopo la conferenza ai media francesi: "Sono rimasto molto scioccato nell'apprendere che Mbappé voglia andarsene gratis. Conosco Kylian è un ragazzo fantastico, non può essere lui. Lasciare un club francese gratuitamente, causare danni al più grande club francese? Questo non è Kylian! Lo ripeto: quando ho appreso questa informazione, sono rimasto davvero deluso... Deve decidere in fretta: la prossima settimana, entro dieci giorni o massimo tra due settimane. E se non vorrà firmare, la porta è aperta: vale per lui come per gli altri del resto. Il club è più grande di chiunque. Non c'è nessuno più grande del club. Nessuno, me compreso".

    RISCHIO UEFA - Perdere gratis Mbappé è uno scenario che terrorizza il PSG e la proprietà qatariota. Non solo per una questione d'immagine, ma perché il danno si tradurrebbe in un vero e proprio disastro economico che potrebbe avere ripercussioni pesanti. Sono note le spese fatte nel corso degli anni dal Paris Saint-Germain, tra le ultime proprio l'all in della scorsa estate per trattenere Kylian con un contratto monstre (72 milioni di euro lordi a stagione), corredato da bonus alla firma di 180 milioni (diviso in tre rate) e un crescente bonus 'fedeltà' (70 milioni se non parte nel giugno 2023, 80 milioni se non parte nel giugno 2024, 90 milioni se non parte nel giugno 2025. Per un totale di 240 milioni se dovesse completare il triennio al PSG). Spese che hanno gravato non tanto sulle disponibilità del club, quanto più sui suoi margini di manovra all'interno del Fair Play Finanziario. Certo aver perso un ingaggio pesante come quello di Lionel Messi ha alleggerito il monte ingaggi, ma l'occhio della UEFA resta vigile e, ha sottolineato in queste ore L'Equipe, il futuro di Mbappé diventa cruciale in quest'ottica: cedere il classe '98 e monetizzare darebbe ampio respiro al PSG, che potrebbe completare senza problemi gli affari già chiusi (Asensio, Ugarte, Ndour e Lucas Hernandez) per poi affondare un super colpo in attacco per far dimenticare Mbappé. Senza rinnovo o cessione, invece, i parigini non solo perderebbero a zero il loro miglior giocatore vanificando gli sforzi fatti per trattenerlo, ma si vedrebbero anche costretti a perfezionare alcune cessioni illustri in questa finestra di mercato per non incappare in sanzioni.

    IL REAL ASPETTA - Considerata la mancata apertura al rinnovo da parte di Mbappé, cederlo nelle prossime settimane diventa quindi una priorità assoluta per il Paris. Ma chi potrebbe prenderlo? Nonostante qualche timido interessamento arrivato dalla Premier League, il primo club quando si parla del francese resta sempre il Real Madrid, che deve ancora consegnare la maglia numero 9 lasciata libera da Karim Benzema. Il matrimonio tra Mbappé e i blancos è stato negato lo scorso anno, o meglio rimandato visto che per tutti gli addetti ai lavori (si vedano anche le recenti dichiarazioni di Guardiola) è un destino segnato. Eppure Florentino Perez ha fatto capire a più riprese di non essere disposto a fare follie per soddisfare qualunque richiesta del PSG: per la possibilità di ingaggiarlo a parametro zero tra un anno, per vecchie scorie legate alla Superlega, ma anche per l'investimento già fatto a centrocampo su Jude Bellingham. Condizioni che complicano ulteriormente le ambizioni, o meglio le necessità dei parigini: Al-Khelaifi ha ragione, perdere Mbappé a zero è impossibile, uno scenario che il PSG deve scongiurare ad ogni costo.

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