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    Mbappé, i soldi del PSG e le accuse di Tebas: dov'è lo scandalo?

    Mbappé, i soldi del PSG e le accuse di Tebas: dov'è lo scandalo?

    • Gianni Visnadi
      Gianni Visnadi
    Piccola deviazione di rotta dalla domenica dello scudetto per una fotografia sulla vicenda Mbappé. C’è qualcosa di più scandaloso e vergognoso del rinnovo contrattuale appena sottoscritto? Forse sì, ovvero la protesta di Tebas, il presidente della Liga che gode in Italia di un’incredibile autorevolezza, che denuncia le spese folli del PSG e considera a voce alta Al-Khelafi pericoloso quanto la Superlega.

    E perché? Perché i qatarioti hanno scavalcato l’offerta del Real Madrid, il club che un anno fa voleva pagare 200 milioni un giocatore in scadenza e che oggi era disposto a dare a MBappé quasi gli stessi soldi del PSG? Forse che il Madrid non è ugualmente soffocato dalla valanga di debiti che ha spinto Florentino a forzare i tempi della Superlega?

    A parte che le cifre non sono ufficiali e divergono a seconda che la fonte sia spagnola (50 milioni vs 30, 100 milioni alla firma)  o francese (30 netti a stagione vs 26, gli stessi 130 milioni alla firma) la differenza per quanto concreta (sono sempre soldi, tanti) è di forma più che di sostanza. Sarebbero tantissimi, cioè troppi, in ogni caso. E allora il sospetto è che a Tebas, la mossa del PSG, lo stesso club che ha già tolto Neymar e Messi alla Liga, dia fastidio soprattutto perché nega al suo campionato il numero 1 assoluto e indiscusso del momento.

    Che poi Mbappé resti al club del Qatar nell’anno dei mondiali in Qatar è tanto logico quanto ovvio. Che ora cambino management e nuovamente allenatore (sarebbe il quarto in 5 anni) è conseguenza anche dei ripetuti fallimenti in Champions. Così come lo è se il resto del mondo che non sta col PSG, continuerà a tifargli contro e a godere delle sue ulteriori, eventuali sconfitte.
     

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