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Mbappé è Re senza corona: la Francia non è alla sua altezza, presto non lo sarà nessuno
TRIPLETTA DI PIRRO - Mbappé si prende il titolo di re del gol del mondiale qatarino che gli era sfuggito in precedenza, raddoppiando la sua produzione offensiva: 8 reti, tripletta in finale, un'impresa che nella storia era riuscita solo e soltanto a Geoff Hurst nel 1966. L'Inghilterra, però, allora la finale la vinse, 4-2 sulla Germania Ovest. Mentre oggi la Francia dell'alieno Kylian si è arresa, all'ultimo atto, all'Argentina del leggendario Messi. Ma Mbappé ha nel mirino un altro primato individuale: 12 gol in due edizioni e solo altri 4 per raggiungere Miroslav Klose in cima alla classifica dei goleador mondiali di tutti i tempi. Ampiamente alla portata.
NON ALL'ALTEZZA - La Francia non è stata all'altezza di Mbappé. Ci sono tante attenuanti: gli infortuni pre-Mondiali di Kanté, Kimpembé e Benzema, il virus che ha fiaccato mezza squadra (non il semidio di cui siamo a tessere le lodi), ma Deschamps non ha avuto a disposizione una rosa omogenea come quella del 2018. Quello che sosteneva il ct, cioè che la Francia 2022 sia più forte di 4 anni fa, forse è vero sulla carta, ma, ha dimostrato l'andamento del torneo, non sul campo. Due rigori trasformati con freddezza, tre se contiamo anche quello dopo il fischio finale, un gol spaziale con una coordinazione perfetta, dall'elevato coefficiente di difficoltà. Eppure non è bastato. Ma Mbappé ha appena 24 anni, li festeggerà dopodomani, con un po' di mestizia forse, ma consapevole di poter raggiungere Messi nell'Olimpo dei più grandi di sempre.
COME ACHILLE, MA NON FINO IN FONDO - Il paragone imperfetto con Achille sorge quasi spontaneo, per chi ha letto l'Iliade. I Greci, colpiti da un'epidemia, perdono il loro eroe più importante per un alterco con Agamennone, come i francesi hanno perso Mbappé, sparito dalla finale per 80 minuti pur senza aver litigato con nessuno. Poi, la svolta: Achille rientra in battaglia e gli Achei rimontano fino a devastare Troia. Mbappé ha rianimato la Francia e ha fatto i suoi prodigi, ma stavolta non è bastato. Pelè con le vittorie nel 1958 e nel 1962 rimane irraggiungibile in questo specifico primato di precocità, ma Mbappé ha ancora a disposizione un paio di Mondiali da giocare nel pieno delle sue possibilità. E le tre coppe di O Rei non sono irraggiungibili. La Francia si rimbocchi le maniche, perché al momento non è all'altezza del suo fenomeno come invece lo è stata l'Argentina. Ma probabilmente presto nessuno sarà all'altezza di Kylian Mbappé.