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  • Mbappé distratto dal mercato, il 'problema' Skriniar: il PSG è già una polveriera

    Mbappé distratto dal mercato, il 'problema' Skriniar: il PSG è già una polveriera

    • Redazione CM
    La pesante sconfitta contro il Newcastle, che rimescola clamorosamente le gerarchie del girone di Champions League in cui è inserito pure il Milan, ha messo soprattutto a nudo gli attuali limiti di un Paris Saint-Germain attaccato su più fronti dall’opinione pubblica e dalla stampa francese. I quattro gol rifilati da Tonali e compagni hanno scoperchiato un vaso di Pandora in cui non ci si fa mancare proprio nulla e in cui Luis Enrique e Kylian Mbappé risultano essere i due argomenti di maggiore attualità. E di riflesso i più divisivi. Se all’allenatore spagnolo viene rimproverata una cocciutaggine nelle scelte tecniche e tattiche - quella di esporsi visibilmente alle ripartenze inglesi schierando quattro attaccanti come Dembelé, Kolo Muani, Gonçalo Ramos e Mbappé nello stesso momento - all’attaccante non viene perdonato il recente scadimento di forma, sfociato nella prestazione da dimenticare nell’ultima di Champions.

    TROPPO MBAPPE' - La stampa francese si interroga sui motivi che hanno portato il fuoriclasse parigino a risultare un corpo pressoché estraneo alla squadra nel tracollo di St. James’ Park, in cui è apparsa evidente la difficoltà dal punto di vista atletico a fare la differenza negli uno contro uno. Mbappé arrivava a questa sfida dopo aver subito un problema muscolare nella partita contro il Marsiglia del 24 settembre scorso, eppure ha disputato gli interi 180’ tra Clermont e Newcastle. Un’ammissione dell’imprescindibilità del calciatore negli schemi offensivi (8 reti in altrettante gare) di un Paris che ad oggi ha avuto troppo poco dagli altri attaccanti in rosa (6 centri in totale da parte di Asensio, Kolo Muani e Ramos) e che contro formazioni che amano difendersi col blocco basso va spesso in sofferenza.

    DISTRATTO DAL MERCATO - Da qui le critiche a Luis Enrique per la sua incapacità di individuare le giuste contromisure dopo quasi due mesi alla guida di un gruppo costruito anche attraverso le proprie indicazioni, da qui la scelta un po’ facile - ma figlia di quanto è avvenuto nel corso dell’estate - di addossare tante, troppe, responsabilità al giocatore più forte e rappresentativo. Tralasciando i giudizi più feroci sulla presunta vita privata non inappuntabile del numero 7, in Francia è convinzione diffusa che il lungo tira e molla tra Mbappé ed i vertici del Paris Saint-Germain stiano presentando un conto da pagare. Concretamente, l’attaccante si è perso circa un mese di preparazione, il periodo più delicato per mettere a punto il motore e presentarsi ai nastri di partenza nelle migliori condizioni possibili: dopo l’annuncio di non voler esercitare l’opzione per prolungare il contratto in scadenza nel 2024, Mbappé finisce ai margini del gruppo il 21 luglio scorso, salta l’esordio in Ligue 1 contro il Lorient, per poi ottenere il perdono e ripresentarsi in campo il 19 agosto, da subentrante contro il Tolosa.

    ESTATE FOLLE - Un mese in cui non ha lavorato come il resto della squadra e non ha potuto lavorare soprattutto sui concetti di un allenatore nuovo come Luis Enrique e che tanto ha tolto dal punto di vista psicologico. I forti contrasti tra giocatore e club si sono risolti con un impegno reciproco a dare il 100% per il bene comune, deponendo l’ascia di guerra, ma al tempo stesso senza dare certezze su quello che sarà il futuro del classe ‘98. Il sogno di approdare al Real Madrid non si è realizzato ed anche questo ha lasciato delle scorie nella testa di un ragazzo che oggi non sa realmente quale direzione prendere. In vista di una delle estati più importanti a livello personale - coronata dalla probabilissima partecipazioni alle Olimpiadi di Parigi, poche settimane dopo Euro 2024 - Mbappé è ben lontano dall’avere certezze sul prossimo passo della sua carriera. Un nuovo rinnovo col PSG o il clamoroso strappo da parametro zero che il presidente Al-Khelaifi e la proprietà qatariota vogliono scongiurare con ogni mezzo?

    SKRINIAR NELLA BUFERA - Mercato, sempre il mercato al centro di tutto. Nemmeno la mezza rivoluzione estiva, col taglio delle primedonne non ritenute idonee al progetto di Luis Enrique, sta pagando nell’immediato e tra i calciatori finiti nell’occhio del ciclone, complice un rendimento al di sotto delle aspettative, c’è una vecchia conoscenza del calcio italiano. L’Equipe è spietata nell’analizzare il momento di grande sofferenza di Milan Skriniar, tra i peggiori in campo a Newcastle e apparso in netta difficoltà nell’assimilare gli schemi della sua nuova squadra, esposta troppo sovente alle ripartenze avversarie a causa anche delle scelte tattiche del suo allenatore. "Di questo passo diventerà un serio problema per il PSG", scrive il noto quotidiano francese, che non manca di ricordare come al lungo corteggiamento nei confronti dell’ex Inter non sia corrisposta una resa sul campo adeguata.
     

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