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  • Mazzola compie 80 anni: 'L'Inter però il regalo l'ha fatto alla Juventus. San Siro? Picconano la storia'

    Mazzola compie 80 anni: 'L'Inter però il regalo l'ha fatto alla Juventus. San Siro? Picconano la storia'

    • Gianni Visnadi
    Buon compleanno Baffo, 80 sono un gran bel traguardo. Certo che la tua Inter poteva farti un regalo migliore.
    «Davvero, non c’è proprio più rispetto per i vecchietti. E poi la cosa che mi dà più fastidio è che il regalo l’hanno fatto alla Juventus, sbagliando tutti quei gol nel primo tempo. Assurdo perdere una partita così».

    Perdere meritandola di perdere, poi. E da favoriti. Inter come gerovital per la Vecchia Signora, le avete ridato vita e speranza.
    «Già, maledizione… proprio alla Juve. Anche se in verità quest’anno di regali ne stiamo facendo un po’ a tutti e speranze non ne neghiamo a nessuno».

    Le avete tolte solo al Barcellona del tuo amico Suarez.
    «Gliel’ho detto a Luis, che li avremmo battuti, lo sentivo. L’Inter è così, quando sembra sull’orlo del baratro riesce a tirarsi fuori».

    Un po’ poco però per sperare di vincere davvero. Sandro Mazzola ha capito quanto vale l’Inter?
    «Vale molto, ma forse non abbastanza. Peccato per Lukaku, sarebbe servito quello di 2 anni fa, avrebbe risolto tante partite. La squadra è buona, a me piace anche Inzaghi, mi piaceva già da calciatore, lui come suo fratello Pippo, anche se non sono mai stati dei nostri. Mi piace come parla, non è interista, ma lo è diventato».

    È un po’ contestato, anche Marotta sembra non perdere occasione per metterlo sulla graticola.
    «Il Beppe è un grande dirigente, sa quel che dice. Se parla in quel modo, sa perché lo fa. Cercherà di stimolarlo. Certo è che finora in campionato stiamo rendendo meno di quello che è il nostro valore».

    Che sia l’anno buono per fare strada in Champions?
    «Beh, un po’ di strada l’abbiamo già fatta. Un po’ più della Juve, per esempio… Era un girone molto difficile, ma l’Inter se l’è cavata alla grande. Il sorteggio è stato buono, il Porto non va sottovalutato, perché è squadra di tradizione, ma credo che l’Inter migliore possa farcela. Poi, speriamo in un buon sorteggio… Però i progressi degli ultimi anni sono evidenti a tutti, pur nelle difficoltà che squadre e società stanno affrontando».

    Ancora due partite, poi arriva il Mondiale.
    «Senza l’Italia, purtroppo. Per la seconda volta. Roba da non credere, ma è capitato».

    Un po’ come il Mondiale a novembre, in Qatar. L’avresti mai detto?
    «No, e sinceramente non ne sentivamo la mancanza o la necessità. Falsa i campionati, smorza l’interesse, non sarà un grande Mondiale, giocano con l’aria condizionata, bah… non so. Capisco perché siamo lì, perché ci sono il petrolio, i soldi ma non mi piace per nulla e l’assenza dell’Italia me li fa sentire ancora più distanti».

     A cosa pensi quando dici che il Mondiale falsa i campionati?
    «Che un conto è fermarsi 10 giorni a Natale, come sempre. E già lì spesso ci sono sorprese. Un altro sarà farlo per quasi 2 mesi, con in mezzo tante partite importanti per tanti giocatori. Sarà una sosta che farà dei danni, anche perché non ci sono precedenti e nessuno sa davvero qual è il modo migliore per affrontarla».

    Un’ultima cosa, Baffo: che ne pensi del tuo San Siro? Stanno per buttarlo giù…
    «Che tristezza, non ho parole. Capisco le necessità, capisco il progresso. Ma questo significa picconare la storia. Non potrò mai essere d’accordo».
    @GianniVisnadi
     

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