Sconcerti: 'Mazzarri senza Cavani non vuole brasiliani, ma Dzeko o Matri'
Cavani è uno dei sei-sette giocatori in Europa che è impossibile trattenere. Non sei tu che lo vendi, è lui che se ne va. Hanno valutazioni sopra i cinquanta milioni e di conseguenza ingaggi che salgono continuamente, impagabili per il 99% delle società. Questo è il primo dato oggettivo. Il secondo è che nessuna squadra si rinforza vendendo Cavani, infatti nemmeno il Napoli lo venderebbe. È un centravanti atipico, è molto alto ma non troppo potente. Lo fosse perderebbe probabilmente scatto. È ossuto, spigoloso, ti fa male nel contrasto, estremamente reattivo. Non aspetta il pallone, anticipa il passaggio del compagno. Questo lo rende ideale per qualunque campionato. Ha un difetto di cui si fa fatica ad accorgersi: è molto egoista, vuole tutti i palloni lui. Al suo fianco nessuno segna molto. Pandev, che è uno della Champions di Mourinho, è quest’anno a sole 5 reti. Nell’Uruguay lo fanno giocare all’ala perché al centro c’è Suarez, è chiaro che devono arrangiarsi, ma questo testimonia la sua velocità di base. A me risulta che Mazzarri certamente non sia felice ma nemmeno inconsolabile per la sua partenza. Il centravanti ideale di Mazzarri è un attaccante classico, che gioca di forza e di gomiti in mezzo all’area e aiuta gli altri ad andare in porta. Quello che teme Mazzarri è che per sostituire Cavani arrivi una promessa brasiliana mentre lui cerca un giocatore vero, affermato, buono subito. Il suo nome preferito è Dzeko del City, ma so che farebbe un’eccezione per Gomez o Mandzukic del Bayern. Non disdegnerebbe Matri. In questi giorni il Napoli ha chiesto anche Jovetic, ma per sostituire eventualmente Pandev, non Cavani. Un altro Cavani non c’è, ma attenzione che per adesso Cavani è stato insostituibile per Mazzarri quanto Mazzarri lo è stato per Cavani. A Palermo non era questo Cavani. In sostanza, più di chi parte, conta sempre chi arriva e chi resta.