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    Mazzarri vuole la rivincita contro l'Inter: nel 2014 esonero sotto la pioggia

    Mazzarri vuole la rivincita contro l'Inter: nel 2014 esonero sotto la pioggia

    • Andrea Piva
    Tre anni dopo quell'esonero che macchia il suo curriculum di allenatore, Walter Mazzarri domenica ritroverà per la prima volta nella sua carriera l'Inter. Questa volta però Mauro Icardi non sarà l'uomo a cui aggrapparsi per rinsaldare la propria posizione in panchina, ma sarà il pericolo numero uno per il suo Torino, la squadra che gli ha ridato l'opportunità di cimentarsi nel calcio italiano. Chissà quali emozioni e quali sensazioni proverà domenica l'allenatore toscano rivedendo da vicino quelle casacche nerazzurre, di certo qualche rimpianto per un'avventura non andata secondo le aspettative lo avrà. “All’Inter stavo aprendo un ciclo, come avevo fatto al Napoli. Se mi avessero lasciato un po’ di tempo, penso mi sarebbe riuscito anche in nerazzurro” aveva dichiarato qualche mese fa quando era alla guida del Watford.

    'POI INCOMINCIÒ A PIOVERE' - In totale Walter Mazzarri è rimasto sulla panchina dell'Inter per un anno e mezzo: nella prima stagione (quella 2013/2014) ha portato la squadra alla qualificazione all'Europa League, ottenuta grazie al quinto posto in classifica. Un risultato questo considerato dallo stesso allenatore quasi miracoloso considerata la rosa che aveva a disposizione. L'anno successivo fu invece esonerato dopo undici partite dove aveva raccolto sedici punti: fatale al tecnico toscano fu il 2-2 casalingo contro il Verona, con i gialloblù che raggiunsero il pari solo all'89'. Di quell'incontro, più che il risultato, nella memoria di tutti è rimasta una frase rilasciata in diretta televisiva da Mazzarri nel post partita. “Poi incominciò anche a piovere” disse l'allenatore mentre spiegava le cause del mancato successo della sua Inter contro un avversario sulla carta abbordabile come lo era quel Verona.

    AL TORO MEGLIO CHE ALL'INTER - Walter Mazzarri è ora alla guida del Torino da inizio gennaio, da quando è subentrato a Sinisa Mihajlovic proprio alla vigilia della prima partita del girone di ritorno. Un undici gare di campionato (lo stesso numero di match nel quale è rimasto sulla panchina nerazzurra nel 2014/2015) e diciassette punti conquistati: uno in più di quanti ne riuscì a portare a casa nella sua seconda stagione all'Inter. L'obiettivo per domenica è quello di far proseguire la striscia di vittorie consecutive del suo Toro (per il momento sono due), non per questioni di vendette sportive, ma per riaccendere le speranze di qualificazione all'Europa League della sua squadra. Per la cronaca, domenica a Torino è previsto bel tempo.

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