Chissà se avrebbe rischiato di far saltare tutto: probabilmente no, ma la risposta piccata di Walter Mazzarri a una domanda su Vargas ha in qualche modo compromesso il buon esito della trattativa per l'arrivo dell'attaccante cileno al Napoli. 'Vargas chi? Non lo conosco. Lo ha scelto la società, io no di certo'. Queste le parole di Mazzarri, che seppur senza volerlo ha innescato una miccia pericolosa. Dal Cile, l'agente del giocatore su queste parole ha chiesto chiarimenti al capo degli osservatori azzuri Micheli, che lo ha subito rassicurato.

E Mazzarri ieri ha fatto una parziale retromarcia: 'Ho sbagliato su Vargas... ma solo a rispondere alla domanda, perché non dovevo commentare un giocatore che non è ancora arrivato. Il mio dovere è gestire la rosa, e anche parlare di un nuovo acquisto può inficiare il morale del gruppo. Aspettiamo che questo arrivo sia ufficiale e poi ne parlerò'. Quindi l'allenatore del Napoli ammette l'errore ma cade in piedi spostando il tiro: non importa, soprattutto perché alla fine l'affare è andato per il meglio.

Però il ds Bigon ha vissuto, non volendo, altre 36 ore di passione, con l'inserimento degli 'amici' dell'Inter e l'indisponente flirt dell'Universidad che temporeggiava per spedire i contratti firmati. Una piccola tribolazione, conclusasi con tutte le rassicurazioni del caso al giocatore: non a caso sia Lavezzi (su Twitter) che Cavani hanno promosso (e rassicurato) il cileno: 'E' fortissimo, ci darà una grossa mano', hanno detto le due stelle del Napoli. Tutto è bene quel che finisce bene...