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Mazzarri: 'Io come Mourinho, con me tutti diventano più bravi. Champions? So come vincerla'
L'allenatore dell'Inter Walter Mazzarri ha parlato a tutto campo in una lunga intervista concessa a Il Sole 24 ore: "Mi sento simile a Mourinho per come difendo il gruppo. Da me si pretende sempre tanto: dico solo che so come migliorare i giocatori che ho a disposizione. Ora il mio compito è dare identità all'Inter e sarei pronto ad affrontare un futuro da manager alla Ferguson. La Champions? So come si possa vincere. Dobbiamo lavorare sulla mentalità dei giocatori, perché siano disponibili a lottare per raggiungere grandi risultati. L'obiettivo di questa stagione è arrivare il più in alto possibile. Ecco il grande equivoco che accompagna da sempre la mia carriera: arrivo in situazioni in cui nessuno pretende niente, poi comincio a fare risultati non previsti alla vigilia e finiscono con il chiedermi sempre di più. Bisogna sempre considerare da dove arriva la squadra che mi viene consegnata, cosa ha fatto negli anni precedenti. Ecco perché ci tengo a finire bene quest'anno. Perché se finiamo bene, possiamo iniziare ancora meglio la prossima stagione".
Un tecnico attento al lavoro sul campo ma anche presente sul mercato: "A me piacciono i giocatori che hanno nel proprio animo lo spirito e la voglia di migliorarsi sempre. Lo ripeto continuamente ai giocatori che alleno: se sei bravo, puoi diventare bravissimo. Non bisogna mai sentirsi arrivati, si può fare meglio. Anche se di poco, è possibile. La storia della mia carriera dimostra che è successo nel 99% dei casi. Con me, i giocatori sono sempre migliorati. L'allenatore è importantissimo. Portando il discorso all'estremo, può incidere al 100% in negativo oppure al 100% in positivo".
OBIETTIVO CHAMPIONS - E cosa dire di Kovacic? "Cosa deve interessare di più a un allenatore, la valorizzazione di un giocatore o la vittoria della squadra? Io posso far giocare chi volete e sono sicuro che lo faccio migliorare. Kovacic non tirava in porta, ora sta cominciando a farlo. E anche nella fase difensiva sta facendo progressi. E' cresciuto molto, secondo me. E' bravo, ma per far sì che faccia la differenza deve avere il tempo di completare il suo percorso di crescita. E' stato catapultato in una realtà che non conosceva. Deve avere il tempo per capire cosa gli viene chiesto. Infine, la domanda delle domande, partendo dalla volontà dichiarata del presidente Thohir di essere protagonista in Champions nel 2016: "Dipende dalla qualità della rosa che mi viene affidata, ma penso proprio di sì. Un allenatore può incidere tantissimo, ma non può fare miracoli. Detto questo, io penso che non mi manchi nulla per vincere".
Un tecnico attento al lavoro sul campo ma anche presente sul mercato: "A me piacciono i giocatori che hanno nel proprio animo lo spirito e la voglia di migliorarsi sempre. Lo ripeto continuamente ai giocatori che alleno: se sei bravo, puoi diventare bravissimo. Non bisogna mai sentirsi arrivati, si può fare meglio. Anche se di poco, è possibile. La storia della mia carriera dimostra che è successo nel 99% dei casi. Con me, i giocatori sono sempre migliorati. L'allenatore è importantissimo. Portando il discorso all'estremo, può incidere al 100% in negativo oppure al 100% in positivo".
OBIETTIVO CHAMPIONS - E cosa dire di Kovacic? "Cosa deve interessare di più a un allenatore, la valorizzazione di un giocatore o la vittoria della squadra? Io posso far giocare chi volete e sono sicuro che lo faccio migliorare. Kovacic non tirava in porta, ora sta cominciando a farlo. E anche nella fase difensiva sta facendo progressi. E' cresciuto molto, secondo me. E' bravo, ma per far sì che faccia la differenza deve avere il tempo di completare il suo percorso di crescita. E' stato catapultato in una realtà che non conosceva. Deve avere il tempo per capire cosa gli viene chiesto. Infine, la domanda delle domande, partendo dalla volontà dichiarata del presidente Thohir di essere protagonista in Champions nel 2016: "Dipende dalla qualità della rosa che mi viene affidata, ma penso proprio di sì. Un allenatore può incidere tantissimo, ma non può fare miracoli. Detto questo, io penso che non mi manchi nulla per vincere".