Ci aveva pensato, Aurelio De Laurentiis: aveva accarezzato l'idea di poter dare l'annuncio del rinnovo di Mazzarri sulla panchina del Napoli già ieri sera, a margine della finale di Coppa Italia Primavera tra la sua squadra e la Juventus. Un proposito caduto ancor prima di cominciare, perché arrivato al San Paolo nel pomeriggio sono bastate poche parole con Mazzarri per rinviare l'intento.

Il presidente azzurro avrebbe voluto almeno promettere di poter dare a breve una bella notizia, ma anche in questo caso è stato portato verso più miti consigli, rimandando qualsiasi tipo di annuncio. Si lavora per il rinnovo dell'allenatore e su questo non ci sono dubbi, ma Mazzarri mette entrambe le mani avanti prima di arrivare alla trattativa vera e propria: in primis vuole aspettare la fine del campionato, o al massimo la matematica certezza del secondo posto. Poi ha chiesto un incontro col presidente e il d.s. Riccardo Bigon per fissare gli obiettivi di mercato.

Qui arrivano i nodi da sciogliere: il tecnico vuole garanzie tecniche, a maggior ragione se dovesse partire Cavani. Bigon non è riuscito a convincere Mazzarri su Damiao, che il tecnico giudica una scommessa troppo costosa (20 milioni di euro). Piuttosto l'allenatore spinge per almeno due nomi di valore per sostituire il solo Cavani, nomi come quelli di Dzeko, Mario Gomez, Suarez o il romanista Osvaldo. Ma anche Muriel è ipotesi a lui gradita, in quanto il toscano è stuzzicato dall'utilizzarlo come prima punta. Più freddo su Immobile, Mazzarri di sicuro non vuole elementi dal Sud America, sia 'nuovi' che 'vecchi': ecco perché l'allenatore ha timidamente aperto all'ipotesi Fernando del Gremio, mentre ha già espresso parere contrario al ritorno di Fernandez e Vargas, entrambi in prestito all'estero.