E’ un Walter Mazzarri sereno quello che, alla vigilia di Inter-Sassuolo si è presentato in conferenza stampa per presentare la sfida di campionato contro i neroverdi: "Se una squadra gioca bene arriveranno anche i risultati, ora contano quelli più di ogni altra cosa. Dovremo sbloccare la gara come non facciamo da un po', in questi livelli i risultati negativi possono ostacolare il processo di crescita della squadra".

Sul suo ruolo all’interno di questa stagione Mazzarri ha precisato: "Il bicchiere si può vedere mezzo pieno e mezzo vuoto, magari in questo momento con un allenatore meno esperto la squadra avrebbe avuto più difficoltà. Se qualcuno ha detto che io sono il valore aggiunto vuol dire che le statistiche sono dalla mia parte da 10 anni. E' partito un processo che ha portato a tanti cambiamenti, ma nemmeno io avevo previsto tutto questo. Bisogna tener conto di tutte queste variabili che sono importanti, come il passaggio societario. La conferma di Thohirè importante. Le linee guida vengono tracciate dalla società. Hernanes e D'Ambrosio dimostrano che c'è unità d'intenti anche per l'anno prossimo".

Con un mercato importante e l’infortunio di Alvarez, infine, sono tante le variabili tattiche che Mazzarri dovrà valutare: “Guarin ha azzerato tutti i discorsi di mercato e ora è a disposizione. Non è vero che ho bocciato Kovacic, ho sempre difeso i miei giocatori, e dopo la Juve ho solo dato una spiegazione tattica. Palacio è un po’ condizionato in questo momento, dobbiamo segnare per primi, ma spero che con un po' di fortuna la situazione possa cambiare. Hernanes? Ci serviva un giocatore dall'altissimo tasso tecnico, che desse una mano anche ai ragazzi con meno esperienza. Non voglio dargli troppe responsabilità, ma potrà essere utile anche a livello psicologico. Guarin-Kovacic-Hernanes insieme? Io voglio una squadra solida con equilibrio. Alla lunga, mi auguro che venga fuori la squadra che ho 'inseguito’”.