Mazzarri applaude la Juve e il mercato dell'Inter: 'Guarin a casa, Ranocchia no'
"La Juve non ha punti deboli, bisogna solo farle i complimenti". L'allenatore dell'Inter, Walter Mazzarri ha dichiarato in conferenza stampa alla vigilia del posticipo di domenica sera allo Juventus Stadium: "Loro sono una squadra completa, con forza e che gioca bene".
SCUDO: "Ho cercato di isolare la squadra, di farla pensare solo alla partita e sono soddisfatto di quanto fatto. Poi domani vedremo se saremo capaci di fare una partita all'altezza della situazione. Se noi facciamo tutto al top, possiamo giocarcela con tutti. In una partita singola c'è bisogno di concentrarsi sulla prestazione. Io penso a fare il meglio, non si possono fare tanti proclami e tanti discorsi prima".
HERNANES E D'AMBROSIO - "Hernanes è un calciatore che può giocare dalla trequarti indietro, in tutti i ruoli del centrocampo. E' eclettico, universale, sa calciare la palla anche da fuori area e credo che ci possa essere davvero utile. D'Ambrosio è un giocatore che con i miei meccanismi spero possa migliorare ancora di più, mi fa piacere che abbia puntato tutto sul venire all'Inter e sul venire a lavorare con me. Si guarda anche all'uomo, se c'è l'uomo ci sono margini di miglioramento. In questo mercato la nuova proprietà ha dato dei segnali, abbiamo cercato di fare qualcosa che possa essere utile anche per giugno, è come se dovessimo fare due acquisti in meno a giugno. Si pensa di fare qualcosina in più di quello che è stato fatto finora con i due giocatori che sono arrivati".
GUARIN E RANOCCHIA: "Se il mercato chiude alle 23 e un giocatore è oggetto di discorsi, non può essere concentrato come dovrebbe. Lo sapevo già che non l'avrei convocato. Ranocchia è stato convocato perché si è allenato con regolarità e non c'è stato niente di particolare, poi vedrò se utilizzarlo".
PARCO ATTACCANTI: "Facciamo l'esempio dell'allenamento di oggi: avevo Botta in doppio ruolo con Alvarez, Milito è recuperato, è rientrato Icardi, Palacio può fare il centravanti e la seconda punta. Io ho cinque attaccanti in due ruoli, se stanno bene sono sufficienti".
MODULO: "Siamo partiti con il 3-5-1-1, poi siamo passati al 3-5-2 e al 3-4-3, pian pianino il gruppo dovrà assimilare la difesa a 4... Il mio ideale è partire con il 3-4-3 e passare al 4-3-3, muovendo poco e non cambiando i meccanismi di gioco. Lo feci a Napoli, ma era una squadra che era con me da tempo, vedremo cosa sarà possibile fare anche qui".
FUTURO: "Il meglio deve ancora venire? Perché no, non sarebbe male (sorride, ndr). L'uscita del libro non è che l'ho decisa io come tempi, ma a questo punto spero che il titolo possa servire ed essere di buon auspicio".