Maxi Lopez a CM: 'Un grande club italiano per me sarebbe il massimo'
Bruno Dardano
Maxi Lopez, attaccante argentino classe 1984, parla a Calciomercato.com del suo futuro e traccia un bilancio della stagione che si è appena conclusa, con un occhio alla nazionale argentina e al Mondiale.
Iniziamo dal tuo futuro. Come lo vedi? Ti piacerebbe provare un'esperienza in un altro campionato o trasferirti in un grande club italiano?
"Non avrei problemi a cambiare campionato, perché ho già giocato in molti paesi, ma uno lavora per migliorare, e giocare in un grande club in Italia sarebbe il massimo. Io comunque sono tranquillo e so che se continuerò a fare bene le cose faranno il loro corso naturalmente".
Ripesando alla stagione 2009.10. Qual è il tuo bilancio?
"E' stato un semestre positivo. Sono arrivato in un momento complicato, perché eravamo in zona retrocessione. Poi abbiamo raggiunto i nostri obiettivo: ci siamo salvati e abbiamo fatto il record di punti del Catania in Serie A".
Hai dovuto cambiare il tuo modo di giocare per adattarti al calcio italiano?
"Sì, adesso faccio più da punto di riferimento al centro dell'area, mentre prima mi dedicavo di più al lavoro 'sporco'. Il Catania ha adottato una schema molto offensivo, con tre attaccanti. Poi, grazie a Dio, sono stato molto bene fisicamente e ho imparato ha muovermi meglio negli spazi".
Gli ultimi sono stati i sei mesi migliori della tua carriera?
"Nel calcio europeo direi di sì, 11 gol in 17 gare sono un buon bottino. Ma anche in Argentina e Brasile ho avuto momenti molto buoni".
Com'è giocare in una squadra italiana della quale fanno parte 11 argentini?
"Si sta molto bene ed è un elemento che mi è servito molto per adattarmi. Quando sono entrato per la prima volta nello spogliatoio, praticamente si parlava spagnolo. Ma le relazioni sono accellenti anche con gli italiani".
Siete stati una delle poche squadra a battere l'Inter di Mourinho. Come avete fatto?
"Disputammo una grande partita. Andammo sotto, ma nel secondo tempo realizzammo tre gol, a riprova della nostra pericolosità offensiva. E' stato un grande successo di squadra".
Cambiasso e Zanetti avrebbero dovuto essere convocati per i Mondiali?
"Se guardiamo al livello dei due giocatori e al fatto che hanno vinto tutto, è strano non vederli in Sudafrica. Però Maradona ha preso la sua decisione, in base alle sue idee tattiche, e i 23 giocatori che ha convocato sono altrettanto validi".
Hai mai sperato di essere convocato?
"Uno lavora sempre al 100% e spera sempre di essere convocato. So che la concorrenza era molta in attaccco, ma se la Serie A fosse durata ancora sei mesi forse avrei avuto qualche chance in più...".
Come vedi l'Argentina nel Mondiale che inizia venerdì?
"Se riescono a stare ordinati tatticamente, possono battere chiunque. A livello individuale, l'Argentina a tanti fra i migliori giocatori del mondo. Italia, Brasile, Spagna e Inghilterra hanno dei gruppi molto forti, ma se l'Argentina sta bene a livello fisico e tattico può arrivare tranquillamente in finale".