Mauri in carcere:| Lazio, tutti sotto shock
Questo choc biancoceleste si divide su due livelli: il primo, il più eclatante, il più immediato, è quello che le radio seguite dai tifosi raccontano fin dalle sette del mattino, 'Stefano Mauri è stato arrestato per il calcioscommesse', annuncio seguito da ogni tipo di reazione, sui forum e nelle radio - 'Siamo pronti a scendere in piazza in migliaia, a scatenare un putiferio, questa vicenda deve essere chiarita fino in fondo per tutte le squadre...' - alcuni difendono il giocatore, molti no, qualcuno scrive sms alle emittenti per dire che 'in ogni caso deve andare via da Roma...'. Poi c'è il secondo livello dello choc, l'Incubo, che è racchiuso in una frase scritta a pagina 96 dell’ordinanza: un passaggio nel quale si ipotizza 'il probabile coinvolgimento della dirigenza delle due squadre', cioè Lecce e Lazio. Al procuratore Roberto Di Martino viene chiesto di spiegare meglio e lui dice, testualmente: 'Vi è un elemento che è suggestivo che però è ancora da verificare, così com'è non è di grande rilevanza, nel senso che in una dichiarazione de relato di uno di questi soggetti ungheresi, secondo cui sarebbero coinvolti i responsabili di entrambi i club'.
Giuridicamente, per ammissione dello stesso Di Martino, l’elemento è 'suggestivo', 'non di grande rilevanza'. Ma nell'ordinanza si parla di coinvolgimento 'probabile' e in questa giornata - di pioggia, per i tifosi cupa come il cielo della città - è un incubo. La punizione sportiva sarebbe la retrocessione. La frase scritta nell'ordinanza a pagina 96 è: 'La traduzione della rogatoria ha consentito di confermare la manipolazione di Lecce-Lazio, l'investimento di ben 600 mila euro per la corruzione dei giocatori (...) il probabile coinvolgimento della dirigenza...'. A dirlo, è 'uno di questi soggetti ungheresi': ovviamente, la sua non è esattamente la parola di un gentiluomo. La Lazio, in serata, 'respinge qualunque tentativo di coinvolgimento in attività che possano interessare l'indagine in corso, ed è pronta a tutelare il suo buon nome nei confronti di chi, anche se de relato, ha avanzato sospetti totalmente inventati a fini calunniatori'.
In ogni caso, alle sette del mattino, ai tifosi della Lazio sarà sembrato di tornare indietro di tanti anni, Giordano e Manfredonia, altri arresti, altri scandali. Stavolta, a finire in cella è Stefano Mauri, trequartista eccezionale nell'ultimo passaggio, e a volte anche nel gol, come accaduto quest'anno con la Roma e con la rovesciata spettacolare al Napoli, forse il gol più bello del campionato. Adesso, ieri, l'arresto. Ha usato (sul proprio telefono) la scheda di Samantha Romano, legata al titolare di un'agenzia di scommesse. E poi ci sono le celle telefoniche di Formello che confermano la presenza in quella zona di alcuni del clan, le accuse di Gervasoni, il ruolo di Sculli. Accuse dalle quali lui si difenderà, ha sempre detto di essere innocente, pulito, mentre ai tifosi non rimane che sperare che quelle, come sembra, siano le uniche contro la Lazio.
(Corriere della Sera - Edizione Roma)