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    Materazzi: 'Il calcio italiano è corrotto! Bundesliga? Mi piacerebbe allenare lì'

    Materazzi: 'Il calcio italiano è corrotto! Bundesliga? Mi piacerebbe allenare lì'

    Intervistato ai microfoni di Sport Bild, l'ex difensore di Inter e Nazionale, Marco Materazzi ha parlato a tutto tondo della sua carriera, delle scelte future soffermandosi anche sulla situazione del calcio italiano. Il centrale 41enne, campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006, ha appena concluso la prima stagione da allenatore-giocatore del Chennaiyin, in Indian Super League.

    UN RETROSCENA SUL PASSATO - "Anni fa il mio procuratore mi disse che avevo una richiesta dal Kaiserslautern: a quei tempi, però, non volevo allontanarmi dall’Italia. Mi sarei allontanato dall’orbita della Nazionale. Oltretutto, ho anche una responsabilità nei confronti della mia famiglia: mio padre era un allenatore e, da bambino, ho dovuto cambiare continuamente città. Questo non è il massimo per una famiglia, nonostante l’attrazione per la Bundesliga ci sia. Dopo Berlino ho avuto tante opportunità di andare in altri club e di guadagnare di più, ma sono rimasto con l’Inter ed abbiamo vinto tutto. Quello che voglio è vincere, il divertimento e i soldi non sono la mia priorità nel calcio”.

    UN FUTURO IN BUNDESLIGA - "Allenare in Bundesliga? Naturalmente mi piacerebbe. La Bundesliga, insieme alla Liga e alla Premier, è tra i primi tre campionati d’Europa. In Germania, dal Mondiale 2006, stanno pianificando e facendo grandi cose: ne sono la prova l’arrivo di Guardiola al Bayern e il Mondiale vinto in Brasile dalla Nazionale”.

    IL PUNTO SUL CALCIO ITALIANO - "Il calcio italiano è corrotto. Juventus Stadium a parte, gli stadi sono vecchi, c’è violenza. In Germania, invece, è tutto diverso: a differenza di ciò che accade in Italia, ci sono provvedimenti seri per i violenti”.

    SULLA TESTATA DI ZIDANE... - "E 'successo. E' stata una reazione emotiva. Abbiamo parlato di cose che solo io e lui sappiamo. Alla fine, ha allungato la mano. L'ho tenuta stretta e non l’ho lasciato andare fino a quando non mi ha guardato negli occhi. Per me è stato molto bello. Com'è stato per lui, non lo so”.

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